Baritono italiano (Roma 1929 - ivi 1990). Dotato di una voce duttile e di bel timbro, morbida nell’emissione, con uso delle mezze voci tipico della tradizione della scuola vocale romana di Battistini [...] , ha debuttato nel 1955 al Giglio di Lucca nel ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia. Dal Giappone all’America, dalla Gran Bretagna, all’Opera di Parigi alla Scala di Milano, al Liceo di Barcellona e per vent’anni al Teatro dell’Opera di Roma, è ...
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Galtieri, Leopoldo Fortunato
Fortunato Militare e politico argentino (Caseros, Buenos Aires, 1926-Buenos Aires 2003). Membro della giunta militare diretta dal generale J. Videla, quando, nel 1981, il [...] , G. lo costrinse a dimettersi assumendo la presidenza della Repubblica. Nel 1982 entrò in un conflitto armato con la Gran Bretagna per aver tentato di occupare le Isole Falkland. A seguito della sconfitta subita, fu rimosso dalla giunta e nel 1986 ...
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Crowther, Samuel Ajayi
Ecclesiastico nigeriano (Osogun 1809 ca.-Lagos 1891). Fu il primo vescovo africano della Chiesa d’Inghilterra. Fatto prigioniero dai fulani nella distruzione di Osogun (1821) fu [...] fu intercettato dagli inglesi. Liberato, fu educato in Sierra Leone dalla Church missionary society. Ordinato in Gran Bretagna (1845), missionario ad Abeokuta, consacrato vescovo (1864), fu pioniere dell’uso scritto della lingua yoruba (traduzione ...
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Uomo politico tedesco (Wesel 1893 - Norimberga 1946). Ministro degli Esteri (1938), operò affinchè la politica espansionistica di A. Hitler fosse sostenuta da solide basi diplomatiche: nel 1939 concluse [...] seguente, tornò a Londra come ambasciatore con il proposito di stringere un'alleanza. Convintosi ben presto che la Gran Bretagna non avrebbe mai appoggiato l'espansione tedesca nell'oriente europeo, ma che al contrario si sarebbe opposta ai disegni ...
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Uomo politico irlandese (Coolnamuck, Waterford, 1694 - Granada, Spagna, 1778) al servizio della Spagna. Ambasciatore a Londra (1748-52), perfezionò il trattato commerciale anglo-spagnolo. Pacifista e anglofilo, [...] nel 1752 fu nominato ministro degli Esteri da Ferdinando VI, e nel 1754 sostituì Z. Ensenada quale segretario di Stato. Non riuscì a evitare l'entrata in guerra della Spagna contro la Gran Bretagna (1761); si dimise nel 1764. ...
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Uomo politico francese (Bar-le-Duc 1860 - Parigi 1934), cugino di Jules-Henri. Avvocato di fama, deputato per la destra dal 1887, fu ministro della Pubblica Istruzione (1893 e 1894) e delle Finanze (1894 [...] del Consiglio nel 1912, tenne anche il dicastero degli Esteri, impegnandosi a rafforzare i legami con la Gran Bretagna e la Russia in funzione antitedesca. Eletto presidente della Repubblica (17 genn. 1913), contribuì con la sua intransigenza ...
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Pirata di origine francese, stabilitosi prima del 1809 a New Orleans insieme al fratello Pierre. Intorno al 1810 era a capo di un'organizzazione di fuorilegge e trafficanti di schiavi, le cui navi trovavano [...] contatto con mercanti e piantatori della Luisiana, L. oppose fortunata resistenza ai governi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Nel 1814 ufficiali della marina britannica gli proposero di unirsi a loro per attaccare New Orleans ma L. ne rivelò ...
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Architetto e teorico dell'architettura statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'11 agosto 1932, da una famiglia di origine ebraica. È tra le figure che hanno condizionato le vicende dell'architettura [...] negli ultimi decenni del 20° secolo. La sua formazione, svoltasi alla Cornell University e poi a Cambridge (Gran Bretagna), lo ha introdotto alla lettura formalista e antideologica della tradizione modernista di C. Rowe e agli studi linguistici e ...
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Fisico (Varsavia 1908 - Londra 2005). Prof. di fisica atomica a Varsavia (1933-39), nel 1939 si trasferì a Liverpool, dove contribuì a ricerche nel campo della fissione nucleare. Dal gennaio al dicembre [...] della bomba atomica, che tuttavia abbandonò, allarmato per le possibili conseguenze dell'uso della nuova arma; tornato in Gran Bretagna, si dedicò alle applicazioni della radioattività in campo medico. Prof. di fisica a Londra dal 1949 al 1976 (poi ...
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Geografo francese (Angers 1901 - Rennes 1983), prof. dal 1938 al 1972 e successivamente prof. emerito nell'univ. di Rennes. Si è occupato molto di geomorfologia e anche di geografia agraria, divenendo [...] agraires, 1958). Le sue indagini sul terreno sono state dapprima condotte nel Massiccio Centrale e poi soprattutto in Bretagna. Ha esposto le sue riflessioni teoriche e storiche sulla geografia in un volume (Histoire de la pensée géographique ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
oltremanica
oltremànica (o 'óltre Mànica') locuz. avv. – Di là dal canale della Manica, con riferimento alla Gran Bretagna, se si considera come punto di partenza la Francia (o, al contrario, con riferimento alla Francia, e in partic. alla...