Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] la credenza degli antichi umanisti che lo vogliono suo allievo (prima di stabilirsi a Bruxelles, è possibile che Rogier sia stato a Bruges in diretto contatto con van Eyck). Il San Luca che fa il ritratto alla Vergine di Boston e l'Annunciazione del ...
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WEYDEN, Roger van der
Jules Destrée
Pittore, nato circa il 1400, morto nel 1464. Fu detto anche Ruggieri de Pascuis, maestro Ruggieri, Ruggiero Gallicus, Ruggieri da Bruggia in Italia, maestro Rogel [...] la Pasture (Van der W.), ivi 1930, voll. 2; E. Renders, La solution du problème Van der W.-Flémalle-Campin, Bruges 1931; M. J. Friedländer, Flémalle-Meister-Dämmerung, in Pantheon, 1931, pp. 353-55; id., Altniederländische Malerei, II, Berlino 1924 ...
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MEDICI, Piero de’ (Piero il Gottoso)
Ingeborg Walter
Figlio primogenito di Cosimo (il Vecchio) e di Contessina de’ Bardi, nacque il 14 giugno 1416 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga. [...] filiale di Milano vantava enormi crediti con Francesco Sforza e il suo successore, poco disposti a onorare il debito, quella di Bruges con il duca di Borgogna Carlo il Temerario. Anche la filiale di Londra che finanziava il re Edoardo IV nella guerra ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] Zur Kunstlehre Dantes (II), AKultG 18, 1928, pp. 148-167; E. De Bruyne, Etudes d'esthétique médiévale, III, Le XIIIe siècle, Bruges 1946; U. Eco, Il problema estetico in S. Tommaso, Torino 1956; F.J. Kovach, Die Aesthetik des Thomas von Aquin, Berlin ...
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BUONACCORSI
Michele Luzzati
Famiglia fiorentina che dette nome a una compagnia mercantile e bancaria attiva nella prima metà del sec. XIV.
Sebbene la presenza di mercanti con il cognome o il patronimico [...] dello stesso anno. Era a Perugia con Aldobrandino di Banco nel 1328; fu ad Avignone fra il 1330 e il 1333 e a Bruges fra il 1338 e il 1340. Nel 1341 la compagnia risulta intitolata anche al suo nome.
Attivo nell'Italia meridionale intorno al 1328 ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] il calvinismo finché le vittorie protestanti in Fiandra non lo costrinsero a rifugiarsi nel monastero di S. Andrea a Bruges. Nella quiete di questo convento portò a termine un commentario sulle regole monastiche dei vari ordini, Theologia regularis ...
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MORETTI, Marino
Marino Biondi
MORETTI, Marino. – Quartogenito di otto figli, nacque a Cesenatico nella casa dei nonni paterni in via Mazzoni, il 18 luglio 1885, da Ettore, impiegato comunale e imprenditore [...] , e riservatissime, il 2, 4 e 12 giugno 1925. Nel maggio 1926 si trovava ancora a Parigi e il 29 di quel mese spedì da Bruges una lettera la cui drammaticità coincideva con un fatto di violenza subìto: «Ebbene, Aldo mio, ti dirò – solo a te, a te e a ...
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FARNESE, Alessandro
Dario Busolini
Nacque a Parma il 10 genn. 1635, secondogenito del duca Odoardo Il e della duchessa Margherita de' Medici.
Il peggioramento dei rapporti tra il Ducato di Parma e la [...] Beretta, Historia de España, IV, 2, Barcelona 1927, p. 23; J. De Smet. Tables du commerce et de la navigation du port de Bruges, in Bulletin de l'Acad. royale de Belgique. Commission royale d'histoire, XCIV (1930), 2, pp. 116, 123; G. Drei, I Farnese ...
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PETRONI, Riccardo
Paolo Nardi
PETRONI, Riccardo (Ricardus de Senis). – Nacque da famiglia di oscure origini, presumibilmente intorno alla metà del XIII secolo.
Non si può provare che suo padre, di nome [...] del luogo.
In seguito, dal 1293 e forse sino al 1298, fu incaricato di tutelare gli interessi della città di Bruges presso la Curia pontificia. Inoltre, almeno dal luglio 1296 fu canonico di Rouen e papa Bonifacio VIII gli concesse di percepire ...
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proposizione
Barbara Faes De Mottoni
Il termine p., più volte usato da D., deriva i suoi valori specifici dalla terminologia della logica aristotelica.. Aristotele designa la p. con due termini diversi: [...] oratio adfirmativa vel negativa alicuius de aliquo " (Arist. latinus III, 1-4, An. pr., translatio Boethii, editio Minio-Paluello, Bruges-Parigi 1962). Boezio più volte sottolinea che la p. enunciativa (apofantica) è l'unica specie di p. cui inerisca ...
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predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...