Catalan
Catalan Eugène-Charles (Bruges 1814 - Liegi 1894) matematico belga. Fervente repubblicano, partecipò alla vita politica della Francia dell’epoca. Entrato all’École polytechnique, ne fu espulso [...] nel 1833 per la sua attività politica. Ottenne il dottorato in matematica nel 1844. Compagno di studi di J. Liouville, che lo appoggiò e incoraggiò in più situazioni, fu in corrispondenza con P.L. Čebyšëv ...
Leggi Tutto
LA GRUTHUYSE, Louis de Bruges, signore de
Tammaro De Marinis
LA GRUTHUYSE, Louis de Bruges, signore de - Figlio di Jean de Bruges e di Margherita di Steenhuyse, potente e magnifico signore delle Fiandre, [...] legature (in velluti di varî colori, con ornamenti di rame dorato). Dopo la sua morte la raccolta passò al figlio Jean de Bruges, ma fu poi riunita a quella formata da Carlo VIII e Luigi XII a Blois; se ne conosce l'inventario speciale, fatto in ...
Leggi Tutto
Uomo politico fiammingo (n. 1422 circa - m. 1492); governatore d'Olanda, Frisia e Zelanda (dal 1463), comandò nel 1470-71 le truppe fiamminghe inviate in Francia da Carlo il Temerario duca di Borgogna [...] città fiamminghe, nella resistenza da esse opposta al governo di Massimiliano d'Asburgo. Fu protettore di Colard Mansion, primo tipografo di Bruges, e bibliofilo: la sua biblioteca, ricca di manoscritti miniati, passò alla sua morte al figlio Jean de ...
Leggi Tutto
Pittore (Oudewater, Gouda, 1460 circa - Bruges 1523). Formatosi inizialmente nei Paesi Bassi settentrionali, forse a Haarlem, dal 1494 si stabilì a Bruges e divenne (1494) pittore ufficiale della città. [...] comunale; Il canonico Salviati presentato da tre santi, 1501, Londra, Nat. Gall., Trittico di Jean de Trompes, Museo Comunale di Bruges). Se in Memling e nei suoi seguaci il repertorio di Rogier van der Weyden si volge a valori altissimi ma seguendo ...
Leggi Tutto
Pittore (Seligenstadt, Assia, 1435 circa - Bruges 1494). Non sappiamo dove egli sia stato prima di stabilirsi a Bruges (1465); ma probabilmente fu a Colonia, dove poté conoscere S. Lochner, e a Bruxelles, [...] suoi predecessori, specie di R. van der Weyden, ma M. si dimostra già nel pieno possesso dei proprî mezzi espressivi. A Bruges, dove era attivo P. Christus, era ancora viva la tradizione di J. van Eyck, che contribuì a completare la sua formazione ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore fiammingo (n. Bruges 1520 circa - m. in Inghilterra prima del 1604), autore della grande pala d'altare (1561) nella chiesa di Notre-Dame di Bruges, iniziata da B. van Orley. Come incisore [...] Garter. Il suo stile decorativo s'ispira largamente al repertorio ornamentale del Rinascimento italiano. n Al figlio omonimo (Bruges 1561 - Londra 1635), le cui opere furono spesso confuse con quelle del padre, appartengono, per ragioni cronologiche ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 1083 circa - m. Bruges 1127) di Canuto IV, il Santo, di Danimarca e di Adelaide di Fiandra, riparò dopo la morte del padre in Fiandra, e ne divenne conte (1119-27); prese parte alla prima crociata. [...] Ucciso da vassalli a Bruges, è venerato come beato e patrono della città. Festa, 2 marzo. ...
Leggi Tutto
Calligrafo e tipografo belga (m. Bruges dopo il 1484). Introdusse la stampa a Bruges, ove fu attivo fin dal 1475 (prima opera, Jardin de dévotion) producendo per lo più opere francesi o in trad. francese. [...] Le sue edizioni più note sono De la ruyne des nobles hommes et femmes di Boccaccio (1476), trad. fr. del De casibus virorum illustrium, con incisioni in rame, e le Méthamorphoses di Ovidio moralizzate ...
Leggi Tutto
Teologo cattolico e umanista (Pitthem, Bruges, 1513 - Colonia 1566), rappresentante delle tendenze conciliatrici nell'ambito dell'umanesimo fiammingo; ma uno dei suoi tentativi di accostamento ai protestanti [...] fallì per il duro attacco di Calvino (1562) ...
Leggi Tutto
Cronista borgognone (Abbeville 1395 circa - Bruges 1468). Signore di Saint-Rémy, partecipò alla battaglia d'Azincourt (1415). Fu quindi a lungo al servizio del duca Filippo il Buono; compose verso la fine [...] della sua vita una cronaca degli anni 1407-35, in parte (1411-22) sulla falsariga di quella di E. Monstrelet, ma interessante perché narrata dal punto di vista degli interessi dei duchi di Borgogna ...
Leggi Tutto
predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...