FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] da lui voluta come la più importante raccolta italiana di pittura fiamminga (e il fatto chiami, nel 1539, il brussellese Niccolo Carcher a riattivare l'arazzeria è ulteriore prova di questo suo orientamento). Ma non solo: è coll'iconografia che ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] di due citazioni d'A. stesso e d'Ugolino; ma ritenne che l'opera fosse perduta. In seguito furono scoperte in un manoscritto brussellese dal D'Ablaing: la raccolta comprende 100 distinzioni, di cui 53 con la sigla d'A., 12 con sigle d'altri autori ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] più ampie lodi degli arazzi di Bruxelles, la decadenza giunse inevitabilmente alla seconda metà del Seicento, e le manifatture brussellesi - che fecero anche società per la esecuzione di serie e di tipi speciali - finirono con l'essere eclissate da ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] che alcuni anni innanzi avevano operato a Valenza. Anche Giovanni di Borgogna a Toledo e Pedro de Campaña (il brussellese Campeneer) nonostante le loro origini dipinsero italianamente.
Già abbastanza innanzi nel sec. XVI, a Siviglia, Luis de Vargas ...
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brussellese
brussellése (non com. bruxellése) agg. e s. m. e f. – Di Bruxelles (fiammingo Brussel), città capitale e regione urbana della Federazione del Belgio; come sost., abitante o nativo di Bruxelles.