Uomo politico e scrittore (n. Hagetmau, Landes, 1816 - m. 1885). Fondatore con Lamennais del giornale Le Peuple constituant, deputato di estrema sinistra (montagnardo) alla Costituente del 1848 e all'assemblea [...] legislativa del 1849, esule durante l'impero di Napoleone III (Bruxelles, Losanna), alla caduta di questo fu nominato ministro di Francia ad Atene. Deputato di estrema sinistra dal 1871 al 1881, morì mentre si recava quale plenipotenziario nel Cile. ...
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Slavista (Mosca 1891 - Berkeley, California, 1967), di famiglia polacca. Si trasferì (1918) in Polonia, dove divenne prof. di letteratura russa all'univ. di Cracovia (1928-39). Lasciata la Polonia (1940), [...] fu prof. di lingue e letterature slave nelle univ. di Bruxelles, Harvard (1940-44) e di California (Berkeley; 1944-58). Specialista di studî puškiniani (A. Puškin, studja, 1926; Pushkin's bronze horseman, the story of a masterpiece, 1955, nel quale ...
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Ecclesiastico boliviano (n. Atocha 1937). Ordinato sacerdote nel 1967, dopo aver studiato filosofia e teologia nel Seminario di Sucre, ha compiuto studi complementari nell’Istituto di Pastorale del CELAM [...] e il biennio di Pastorale Catechetica presso il Centro Lumen Vitae di Bruxelles. Nominato Vescovo nel 1986, dal 2012 è Vescovo Prelato emerito di Corocoro. Nel 2018 è stato creato cardinale da Papa Francesco. ...
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Scultore (Metz 1480 circa - Malines 1550 circa); soggiornò a lungo in Italia. Lavorò ad Anversa e si stabilì (1524) definitivamente a Malines. Fu il primo scultore rinascimentale in Belgio; fra i suoi [...] capolavori gli altari di Hal, Notre-Dame (1533) e Bruxelles, Santa Gudula (1538-41) e la tomba di Massimiliano di Horn (1542, Braine-le-Château). ...
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Prelato, diplomatico (Cesena 1509 - Roma 1559); fu nella cancelleria papale, poi vescovo di Caserta (1544) e di Imola (1549); più volte incaricato di missioni diplomatiche in Francia (1541, 1543, 1546, [...] 1548) e presso Carlo V (1551). Cardinale (1551), fu infine legato a Bruxelles (1553). ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] Giovine Italia pubblicò la sua lettera Della repubblica e del cristianesimo). Arrestato ed esiliato, visse a Parigi e a Bruxelles dal 1834 al 1845, insegnando e scrivendo gran parte delle opere. Nel 1843 pubblicò Del primato morale e civile ...
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Poeta e letterato tedesco (Colmar 1883 - Zandvoort 1914). Con altri alsaziani fondò la rivista Der Stürmer (1902), strumento di mediazione fra le due culture, francese e tedesca. Completati gli studî a [...] Oxford, nel 1910 fu chiamato come germanista all'università di Bruxelles. Cadde al fronte a pochi mesi dall'inizio della guerra. Ideologicamente meno caratterizzato di altri espressionisti, ne condivise invece la volontà di rinnovamento formale e lo ...
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Pittore (Vienna 1868 - ivi 1918). Svolse la sua attività soprattutto nel campo delle arti decorative, nell'ambito della "Secessione" viennese, di cui fu uno degli artisti più significativi. Collaboratore [...] di J. M. Olbrich (palazzo della Secessione, 1898), J. Hoffmann (palazzo Stoclet, Bruxelles, 1905) e O. Wagner (chiesa di St. Leopold am Steinhof, 1905), fu tra i fondatori della Wiener Werkstätte, diede modelli per vetri, mobili, cuoi, oggetti di ...
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Scultore (Anversa 1654 - ivi 1724), allievo del padre, Pieter il Vecchio (Anversa 1615 - ivi 1686); autore, tra l'altro, del pulpito (1699-1702) per la chiesa dei Gesuiti a Lovanio, trasportato, dopo la [...] soppressione dell'ordine, nella chiesa di S. Gudula a Bruxelles, caratteristico esempio di esuberante barocco fiammingo. Anche suo fratello Pieter il Giovane (Anversa 1648 - ivi 1691) fu scultore. ...
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Ecclesiastico anglicano (Milton Keynes, Buckinghamshire, 1662 - Parigi 1732); vescovo di Rochester (1713), capo del partito dell'Alta Chiesa e dal 1717 attivo oppositore di Giorgio I, fu arrestato come [...] fautore degli Stuart (1722) e condannato dalla camera dei Lord; esule (1723) a Bruxelles, poi a Parigi, si adoperò per la causa del pretendente Giacomo Edoardo Stuart. ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...