Diplomatico tedesco (Stoccarda 1852 - ivi 1912); consigliere referendario al ministero tedesco degli Esteri (1888), dopo l'avvento al trono di Guglielmo II accompagnò spesso il sovrano nei suoi viaggi [...] alle corti straniere; fu poi ministro a Bucarest (1900-10), quindi (1910) segretario di stato agli Esteri. Nel 1911 fu tra i principali responsabili della seconda crisi marocchina, ma riuscì a impedire che essa sfociasse in una guerra, mediante un ...
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TITULESGU, Nicolae
Petru IROAIE
Uomo politico romeno, nato a Craiova il 4 marzo 1883, morto a Cannes il 18 marzo 1941. Addottorato alla Sorbona, professore di diritto civile alle università di IaŞi [...] (1905) e di Bucarest (1909), deputato dal 1912, ministro delle Finanze nel 1917 e nel 1921, fu dal 1922 ministro a Londra e, contemporaneamente, delegato romeno presso la Società delle Nazioni. Dopo un breve periodo come ministro degli Esteri (giugno ...
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Kuhlmann, Richard von
Kühlmann, Richard von
Politico tedesco (Costantinopoli 1873-Ohlstadt, Baviera, 1948). Ambasciatore a Costantinopoli (1916), nel governo Michaelis fu ministro degli Esteri (1917-18) [...] e concluse i trattati di Brest-Litovsk con la Russia e di Bucarest con la Romania. Costretto a dimettersi su richiesta del comando supremo dell’esercito, perché in un discorso al Reichstag (1918) aveva manifestato l’impossibilità di una soluzione ...
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Diplomatico (Roma 1875 - ivi 1949). Proveniente dalla marina, addetto navale ad Atene fino al 1916, diresse il servizio di controspionaggio italiano durante la prima guerra mondiale. Passò poi in diplomazia [...] e fu ministro plenipotenziario a Copenaghen (1920) e a Bucarest (1923), ambasciatore a Tokyo, quindi capo di gabinetto al ministero degli Esteri (1932), primo delegato alla conferenza del disarmo, all'assemblea e al consiglio della Società delle ...
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Gli accordi di Craiova. - Regolarono, il 7 settembre 1940, la grave controversia che la pace di Bucarest del 10 agosto 1913 aveva aperto tra Bulgaria e Romania col trasferimento a quest'ultima della Dobrugia [...] meridionale, della regione cioè fra il tratto Turtucaia-Silistra del Danubio e le coste del Mar Nero tra Mangalia ed Ekrené.
Per la sua configurazione, la regione fu denominata "quadrilatero": (7600 chilometri ...
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TITO (App. II, 11, p. 999)
Dal 7 marzo 1945 primo ministro, T., nell'aprile 1945 si recò in visita a Mosca, nel marzo 1946 visitò Varsavia e Praga, nel novembre 1947 Sofia, e nel dicembre di questo stesso [...] anno Budapest e Bucarest, firmando nelle capitali delle repubbliche popolari trattati bilaterali di amicizia e di mutuo aiuto. Ma, accusato nel luglio 1948 dal Cominform di seguire una "linea errata nelle questioni fondamentali di politica estera e ...
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Figlio (m. 1574) di una armena, ottenne il trono di Moldavia nel 1572 a prezzo di grosse somme e vi rimase sino al 1574 creandosi fama di uomo crudele e rapace. Prese le armi contro la Turchia e il principe [...] di Valacchia, ebbe qualche successo occupando Bucarest e Cetatea-Albǎ, ma infine, tradito dai boiari, cadde prigioniero dei Turchi che lo misero a morte. ...
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Figlio (sec. 18º) di Mihai Racoviţă, salì al trono (1764) dopo la morte del fratello Constantin, ma fu destituito dalla Porta dopo pochi mesi (1765) per le esose estorsioni a danno dei boiari e del popolo. [...] Nel corso del suo breve principato si ribellarono le corporazioni di Bucarest. ...
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Patriota greco (Istanbul 1792 - Vienna 1828), figlio di Costantino ospodaro di Moldavia e di Valacchia; dopo aver preso parte alle campagne contro Napoleone nella Guardia imperiale russa, assunse (1820) [...] politica sorta per la liberazione della Grecia dai Turchi) e con un piccolo esercito varcò il Prut e occupò Iaşi e Bucarest con l'intenzione di sollevare i cristiani dei Balcani. Questi non si mossero, e anzi Tudor Vladimirescu, postosi a capo dei ...
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Capo rivoluzionario e patriota romeno (Vladimiri, Oltenia, 1780 circa - Târgovişte 1821). Dopo aver combattuto nella guerra russo-turca (1806-12), s'inserì nel movimento generale di liberazione dei popoli [...] Ma la sollevazione di contadini armati (panduri), di cui si mise a capo il 18 genn. 1821, giungendo dall'Oltenia a Bucarest, allarmò Ipsilanti, che lo fece assassinare. La rivoluzione nazionale di V. provocò tuttavia la fine dell'epoca fanariota nei ...
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turismo divorzile
loc. s.le m. Temporaneo trasferimento di una coppia intenzionata a divorziare in un Paese in cui avviare le pratiche per ottenere in tempi molto rapidi il divorzio, legalmente riconosciuto anche in patria. ◆ Mentre nel...