selvaggio antropologia Nell’antropologia evoluzionista del 19° secolo, si diceva di popolazioni con forma di civiltà ritenuta ancora primitiva, arretrata e inferiore rispetto ad altre considerate progredite [...] sua bontà naturale, la sua vita secondo natura, l’organizzazione felice della loro società. Nasceva il mito del buonselvaggio, che veniva a contrapporsi polemicamente all’uomo europeo, ‘corrotto dalla sua propria civiltà’; in questa prospettiva la ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] coloniale degli Stati europei aveva trovato critici acuti nei philosophes, sensibili al fascino dello stato di natura e del buonselvaggio, in nome della filantropia. La richiesta di abolire la tratta dei neri nelle colonie americane, l’analisi dello ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] dei valori cristiani occidentali. Nella seconda metà del 18° secolo viene a disfarsi l'immagine utopica del ''buonselvaggio''; ad essa si sostituisce una rappresentazione negativa dipendente anche dalla letteratura di viaggi e dai primi tentativi di ...
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MAGNI, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. ha ricavato da tale denso repertorio municipale [...] pagine impacciate di La via dei babbuini (1974), egli fosse tentato dal mito del buonselvaggio. Un colorito ritratto di s. Filippo Neri M. offrì in State buoni se potete (1983).
Bibl.: Attualità cinematografiche 1973, a cura di L. Bini, Milano 1974 ...
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Folklorista ed etnologo, nato a Mistretta (Messina) il 5 marzo 1904. Laureato in legge, si recò ad Oxford per studiare antropologia sociale sotto la guida di B. Malinowski. Libero docente di storia delle [...] poesia popolare, 2ª ed., Palermo 1951; Storia degli studî delle tradizioni popolari in Italia, Palermo 1947; Il mito del buonselvaggio, Messina 1948; Pitrè, la Sicilia e il folklore, Messina 1951; Storia del folklore in Europa, Torino 1952; Il paese ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] si era del resto già sviluppato intorno alla metà del Settecento, per effetto combinato del mito illuminista del ''buonselvaggio'' e dell'interesse per una forma generica di archeologia musicale (cfr. J.-J. Rousseau, Dictionnaire de la musique ...
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TOURNIER, Michel
Paola Ricciulli
Scrittore francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1924. Dopo aver compiuto studi umanistici e giuridici, ha conseguito il diploma di studi superiori in filosofia, senza [...] dissacratrice.
Il mito che T. rivisita è quello europeo nelle sue più classiche figure (Robinson Crusoe, l'orco, il buonselvaggio, Giovanna d'Arco e i Re Magi); i filosofi che lo aiutano nella sapiente opera di ricostruzione vanno da Aristotele a ...
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Personaggio letterario, protagonista dell'omonimo romanzo (per esteso The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe, of York, mariner, 1719) del romanziere D. De Foe (1660 circa - 1731).
Robinson [...] del Venezuela, e con i suoi sforzi e la sua ingegnosità, assistito dal suo servo Venerdì (ingl. Friday), il buonselvaggio che egli ha salvato dai cannibali, si crea intorno condizioni d'esistenza tollerabili.
Questo prototipo dei pionieri inglesi è ...
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Calvinista (La Margelle, Borgogna, 1534 - Montrichet, Vaud, 1613). Con altri tredici ginevrini partecipò al tentativo francese di N. Villegagnon di fondare una colonia ugonotta nell'attuale baia di Rio [...] de Janeiro (1556); ritornò (1558) in Europa e, divenuto pastore calvinista al Montrichet, trasse dalla sua esperienza americana una Histoire d'un voyage fait en la terre du Brésil (1577), che è una delle prime esaltazioni del "buonselvaggio". ...
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Ipertensione arteriosa
CCesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
di Cesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
Ipertensione arteriosa
sommario: 1. Introduzione. 2. Classificazioni e terminologia. 3. Storia [...] dell'escrezione renale, ha di recente predicato di abbandonare l'uso del sale nei cibi, allettandoci con l'immagine del buonselvaggio che non usa sale ed è immune dall'ipertensione. Qualsiasi sia l'origine dell'ipertensione essenziale, sia essa nel ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...