L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Geografia e viaggi di esplorazione
Theodore S. Feldman
Geografia e viaggi di esplorazione
All'inizio del XVIII sec. la geografia non era [...] invece Tahiti, che, avvistata da Quirós più di un secolo e mezzo prima, in questo periodo alimentò il mito del 'buonselvaggio', accentuò l'attrazione degli Europei per il Pacifico e servì da base operativa ai futuri viaggi in questo oceano.
Intanto ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] e in Inghilterra), rappresentazioni elogiative dell'indiano del Nuovo mondo e iniziò a diffondersi il 'mito del buonselvaggio' custode e difensore dei valori positivi presenti allo 'stato di natura' e irrimediabilmente persi dall'Europa corrotta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] americane non si ebbe il passaggio dalla cinquecentesca rinascita dell’idea classica dell’età dell’oro al mito del buonselvaggio, come invece avvenne in Francia con Montaigne. E pressoché nullo parve a Romeo anche l’influsso esercitato dai modelli ...
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Nascita
Giovanni Bucci
Laura Ligi
Francesco Spagna
La nascita è il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all'evento fisiologico del parto sia con significato più ampio e [...] Office, 1951.
Learning non-aggression, ed. A. Montagu, New York, Oxford University Press, 1978 (trad. it. Il buonselvaggio, Milano, Eleuthera, 1987).
C. Lévi-Strauss, Anthropologie structurale, Paris, Plon, 1958 (trad. it. Milano, Il Saggiatore ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] considerazione delle terre scoperte come sedi di una persistente età dell'oro, e quindi s'inaugura il mito rousseauiano del buonselvaggio riguardo agli abitatori dei nuovi continenti; si rimpiange (I, 6) la morte di Lorenzo il Magnifico e si depreca ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] quelle che sono le sue idee sulla società e si fa difensore dell'ordinata convivenza civile contro i miti dei "buonselvaggio".
IV. - Appunti di lettura e scritti d'occasione. L'estrema brevità degli scritti del B., che oppongono a titoli roboanti ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] 'uomo americano, indigeno o immigrato. Ne era seguito un secolare dibattito: reagirono fermamente altri illuministi nostalgici del "buonselvaggio", i gesuiti latino-americani cacciati dai loro paesi e quasi tutti i padri fondatori degli Stati Uniti ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] scienze ecclesiastiche italiane del tempo e per il quale l'A. può a buon diritto considerarsi un precursore (per questa serie di opere cfr. Dict. de rivaluta contro il mito illuministico del "buonselvaggio" la potenza "immaginativa" della poesia ...
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CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] fatto che apparve in un momento in cui era al culmine l'attenzione europea per le antiche civiltà e il "buonselvaggio". Sebbene l'autore possa essere accusato di plagio per non aver dichiarato la sua sostanziale dipendenza dalla Monarquía indiana di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tacito
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cornelio Tacito è il più grande storico latino di tutti i tempi. Nelle sue opere [...] con implicito riferimento alla minuziosa ma inefficace legislazione augustea contro l’adulterio. Nasce così il mito del “buonselvaggio”, l’idea che i popoli “primitivi”, lontani dalle tentazioni e dalle raffinatezze della civiltà, conservino proprio ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...