Malden, Karl
Francesco Costa
Nome d'arte di Mladen Sekulovich, attore e regista cinematografico statunitense, di origine serba, nato a Gary (Indiana) il 22 marzo 1914. I lineamenti marcati, lo sguardo [...] fu un ricco possidente in Ruby Gentry (1952; Ruby, fiore selvaggio) di King Vidor, e tornò a recitare per Hathaway in (1952; Corriere diplomatico), in cui è il soldato Ernie, buon amico di un agente segreto (Tyrone Power). Affrontò il ruolo di ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] chiamato l'‛analizzante'. Freud ha scritto ne La psicanalisi ‛selvaggia' (1910) che ‟la comunicazione di quanto l'ammalato il mondo e divide gli oggetti in due categorie: gli oggetti buoni, che gli procurano piacere, e gli oggetti cattivi, che gli ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] d'innalzare il morale dei suoi guerrieri con un buon successo iniziale, secondo le sue previsioni non difficile a aderente alla realtà di eccessi allora perpetrati in un selvaggio divampare di rancori accumulati nei Longobardi più inaspriti contro ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] in visita a Wolfgang: «Vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome; egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, una profondissima conoscenza dell’arte di comporre».
Da Figaro a Don Giovanni
Tuttavia Mozart non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] e indifesi, così le società esordiscono in un iniziale stato selvaggio per passare poi a uno barbarico, e finalmente accedere alla e chiare. Allora alla guerra subentra la pace, frutto di buoni costumi oltre che di una sana economia. La decadenza ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] costante, che avviene in tutte le società umane dalle più civili a quelle appena uscite dallo stato selvaggio» (p. 583). Da buon positivista, lo studioso palermitano crede nell’esistenza di leggi naturali della società: fra queste non annovera però ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] con la comPagnia di G. Onorati, dei balletti Ati e Il selvaggio generoso. Entrata (1797) a far parte della compagnia di F. di mezzo carattere - viene accompagnato dalla attestazione di "buona".
Altre due ballerine grottesche, Giuseppa e Anna, ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] un procione. Sui film che gira è a dir poco dismissivo. Il selvaggio: "Non l'ho voluto vedere". Desirée (dove interpreta Napoleone): " dall'inizio."Le ore di lavoro sono poche, la paga è buona e quando hai finito sei libero come l'aria", ha scritto ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] Cortesi, Maestro della Scuola e Compositore dei Balli. Buona figura e buona pantomima. Compose due balli con discreta maestria e Roma la pantomima Mazeppa o Il trionfo del cavallo selvaggio "che piacque perché corredata dall'impresa come meglio non ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] perduta e immediatamente riceve l'incarico d'interporre i suoi buoni uffici per ottenere alcuni "presenti" che le "lor la cattedra di filosofia allo Studio di Pisa, come collega di Selvaggio Ghettini. Qui rimase fino al 1559. Dopo di che si assentò ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...