CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] Napoli con Pulcinella: più in là c'era la Sicilia feudale che a Parigi e a Londra faceva presentire il "buonselvaggio" Il C. era "divertente", qualità che nei salotti parigini si pretendeva da un napoletano. Oltretutto, in tal modo, un aristocratico ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] ", il che porta a una comparazione non priva di rischi: quello che è stato per l'Europa tutta il mito del buonselvaggio, per l'Italia sarebbe il gusto del popolare.
Èquesta particolare istanza del nostro spirito, afferma il C., che ci ha permesso ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] francesi "insidiose serpi"), o quando si scaglia contro i mali del secolo, per contrapporre alla civiltà il mito del "buonselvaggio", un ritorno alla natura come rifugio unico dalla corruzione del mondo presente. Per il resto - e non esita a ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] considerazione delle terre scoperte come sedi di una persistente età dell'oro, e quindi s'inaugura il mito rousseauiano del buonselvaggio riguardo agli abitatori dei nuovi continenti; si rimpiange (I, 6) la morte di Lorenzo il Magnifico e si depreca ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] quelle che sono le sue idee sulla società e si fa difensore dell'ordinata convivenza civile contro i miti dei "buonselvaggio".
IV. - Appunti di lettura e scritti d'occasione. L'estrema brevità degli scritti del B., che oppongono a titoli roboanti ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] 'uomo americano, indigeno o immigrato. Ne era seguito un secolare dibattito: reagirono fermamente altri illuministi nostalgici del "buonselvaggio", i gesuiti latino-americani cacciati dai loro paesi e quasi tutti i padri fondatori degli Stati Uniti ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] scienze ecclesiastiche italiane del tempo e per il quale l'A. può a buon diritto considerarsi un precursore (per questa serie di opere cfr. Dict. de rivaluta contro il mito illuministico del "buonselvaggio" la potenza "immaginativa" della poesia ...
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CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] fatto che apparve in un momento in cui era al culmine l'attenzione europea per le antiche civiltà e il "buonselvaggio". Sebbene l'autore possa essere accusato di plagio per non aver dichiarato la sua sostanziale dipendenza dalla Monarquía indiana di ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] 1845. In tarda età il F. non conservava del Baldini un buon ricordo: lo giudicava uomo borioso e vano; e ciò nonostante la vita, il cuore del suo cuore: la "pittura"; quel suo "selvaggio bisogno d'espressione e di canto" - per usare le parole di ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] e dai cari studi, in un paese selvaggio, fra unapopolazione turbolenta. La quinta, indirizzata ordire la sua "gran tela" (XIII, 81), si comporta "come fa il buono Sonator sopra il suo instrumento arguto, Che spesso muta corda e varia suono, ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...