In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] , che vide fiorire l'arte di un Frescobaldi, di un Pasquini, di un Rossi e quella di un Froberger; e l'arte di un Buxtehude, di un Pachelbel e quella di uno Chambonnières, di un D'Anglebert, dei Couperin, è impossibile in un breve articolo. Perciò ci ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] , l'Eccard. Del mottetto concertante furono cultori: M. Praetorius, C. Schütz, I. H. Schein, S. Scheidt, J. K. Kerll, D. Buxtehude, J. A. Reinken, J. Pachelbel. Si giunge così a J. S. Bach. I sei mottetti lasciati dal maggior compositore tedesco del ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] due allievi dello Schütz, Matthias Weckmann (1621-1674) e Christoph Bernhard (1627-1692); Franz Tunder (1614-1667) e Dietrich Buxtehude (1637-1707) vissero e operarono a Lubecca, ambedue organisti tra i più insigni nel periodo anteriore a G. S. Bach ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] intorno alla corte di Cristiano IV, che diede alla musica danese un’impronta internazionale. Danese di nascita fu D. Buxtehude, che operò in Germania. Dal Seicento in poi la musica danese fu dominata dall’influsso francese e italiano. La riapertura ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] ° nei pannelli che decoravano gli altari, per es. nel polittico di Bertram di Minden per la chiesa di St. Petri a Buxtehude nei pressi di Amburgo dell'inizio del sec. 15° (Amburgo, Hamburger Kunsthalle), e trovarono una certa diffusione in alcuni dei ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] si incontra un musicista svedese di qualche importanza: Gustavo Duben (?-1690); ma egli era oriundo tedesco, e del tedesco D. Buxtehude, con il quale ebbe rapporti di amicizia e di scuola, subì l'influsso. Egli è specialmente da ricordare per una ...
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