L'importanza della ceramica corinzia, oltre che dai monumenti numerosissimi a noi pervenuti, è dimostrata dal Lessico di Polluce (Κέραμος κορίνϑιος), da Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 15), e da Strabone (VIII, [...] (Μιλονίδας). Si tratta d'una produzione assai modesta, ma interessante, sia per il contenuto, sia per la vivacità del disegno.
Bibl.: C. Albizzati, Vasi antichi dipinti del Vaticano, Roma 1925, p. 22 e seg., p. 32 e seg., p. 43; P. Ducati, Storia ...
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. Usata da scultori Greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori diversì ha i suoi precedenti nelle civiltà orientali: frammenti di statue [...] verso i tempi di Costantino, mostra che nella capitale c'era una settantina di dei eburnei. I due colossi tolemaico.
Bibl.: Quatremère de Quincy, Jupiter Olympien, Parigi 1815; C. Albizzati, Two ivory fragments of a statue of Athena, in Journal of ...
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I documenti antichi ci presentano quattro artisti di questo nome: ma non è improbabile che due di essi siano in realtà uno solo.
1. Figlio di Ateneone, da Calcedonia sul Bosforo (ma v. al n. 3), bronzista [...] Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910, p. 208; W. Klein, Vom antiken Rokoko, Vienna 1921, pp. 25, 33, 37; C. Albizzati, in Historia, 1927, p. 52; A. Merlin e L. Poinssot, Cratères et candélabres de marbre trouvés près de Mahdia (Notes et ...
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Scultore. Doveva essere nella sua maturità verso il 460 a. C., quando collocò in Olimpia una serie di statue di bronzo donate da Micito. Pausania (V, 26,2) ne nomina dodici: tra queste quelle di Omero, [...] in copie d'età romana.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, 1913, p. 315; J. Sieveking, in Brunn-Bruckmann, Denkm. d. griech. u. röm. Skulptur, tav. 698, 1925; C. Albizzati, in Rend. d. Pontif. Accad. d'arch., 1926, p. 198 segg. ...
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Scultore di Afrodisia in Caria. Una statua di Musa, agli Uffizî, alquanto scadente, è indicata come opus di lui da un'iscrizione latina: un errore di grafia e forme greche ci fanno credere che la firma [...] in Italia d'una scuola che fu floridissima sotto l'impero.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908, p. 219; C. Albizzati, in Aréthuse, 1928, p. 167. La statua è riprodotta in Arndt-Amelung, Einzelaufnahmen, n. 356. ...
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PANTOMIMA
Roberto CAGGIANO
F. Ber.
. Azione teatrale senza parole, espressa per mezzo dell'euritmia dei gesti e della varietà degli atteggiamenti del corpo, nonché della danza, soprattutto allorché [...] con i piedi". In verità, fino al sec. IV d. C., le parti femminili furono sostenute da uomini. Quando nel pantomimo entrarono für das klassische Altertum, 1920, pp. 101-113; C. Albizzati, Pantomimus, in Rendiconti della Pontificia Accademia romana di ...
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NOVIO Plauzio (Novios Plautios)
Gabriella Battaglia
Artista, noto soltanto dalla breve iscrizione della cista Ficoroni (v. argonauti; cista; ficoroni): Novios Plautios med Romai fecid Dindia Macolnia [...] P. tra gli ultimi anni del sec. IV e il principio del sec. III a. C.
Bibl.: W. Helbig e W. Amelung, Führer öff. Samml. Rom. 3ª ed., Geschichte der griech. Kunst, III, Lipsia 1907, p. 330; C. Albizzati, in Mélanges d'arch. et d'histoire, XXXVII (1918- ...
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TALIDE (Ταλείδης)
Carlo Albizzati
Fabbricante di ceramiche dipinte ad Atene, circa il 550-530 a. C. Si conoscono otto vasi firmati, ma non si può, per ora, affermare che il decoratore sia sempre lo stesso; [...] una al Louvre e l'altra al Campidoglio.
Bibl.: E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung d. Griechen, Monaco 1923, I, p. 272; J. C. Hoppin, Handbook of Greek blak-figured vases, Parigi 1924, p. 338 segg.; C. Albizzati, Vasi antichi dipinti del Vat. (n. 321). ...
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RIZZO, Giulio Emanuele (XXIX, p. 503)
Archeologo, morto a Roma il 1° febbraio 1950.
Nella serie dei Monumenti della pittura antica scoperti in Italia aveva pubblicato tre fascicoli per Roma: Le pitture [...] della Casa di Livia (Roma 1936), e, per Centuripe, i Ritratti di età ellenistica (Roma 1940), peraltro ritenuti da C. Albizzati (Athenaeum, nuova serie, XX, 1942, pp. 62-65), probabilmente a ragione, un falso moderno. Tra gli studî numismatici del ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] : G. M. A. Richter, in Annual of the British School at Athens, XLVI, 1951, pp. 143-150. Sagome applicate sul fondo: C. Albizzati, in Dissertazioni della Pont. Accademia di Archeologia, N. S., XIV, 1920, p. 155, nota 4 contro, E. Pottier, in Catalogue ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...