Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] ) quale maestro di cappella aulico a Dresda. Nel 1628-29 tornò però in Italia per conoscere le nuove musiche italiane (e rivedere C. Monteverdi, suo grande amico e modello). Nel 1633-35 lavorò a Copenaghen (ove tornò nel 1637 e poi nel 1642-45), nel ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] è affidata alla parte superiore anziché al basso. A questo stile fu dato il nome di Ars nova (➔) in contrapposizione a quella O. di Lasso e P. de Monte) si deve lo stile di c. diffuso nel 16° sec., quando le voci cominciarono a comporsi tutte insieme ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] in più riprese ampio spazio in Italia e in Europa, in particolare, nel c. della fine del 18° sec. che, sul piano dello stile e 1760 e il 1830. Prerogativa principale dello stile classico fu l’interesse per la musica strumentale, che si innestò sulle ...
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Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] deluse le sue speranze di poter sposare la Sayn-Wittgenstein, vestì l'abito talare. Ebbe le massime onorificenze di ogni paese, e fu presidente del conservatorio di Budapest, che oggi porta il suo nome. ▭ La figura artistica di L. è poliedrica, e se ...
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Serie di manifestazioni e spettacoli, cinematografici, musicali, teatrali che hanno luogo periodicamente in determinate località, con rappresentazioni di particolare rilievo e con programmi aventi di solito [...] di F. internazionale di danza contemporanea; alla sua guida si sono alternati: C. Carlson (1999-2002), F. Flamand (2003), K. Armitage (2004), . In Francia il più antico f. teatrale fu quello delle Chorégies d’Orange (1869), inizialmente dedicato ...
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Cantautrice italiana (n. Siena 1954). Artista provocatoria e trasgressiva, ironica e sentimentale, N. è conosciuta come la più grande interprete femminile del rock italiano.
Ha studiato pianoforte al [...] , da allora segno caratteristico della sua proposta nel panorama della canzone italiana. Questo passo fu sottolineato dalla stretta collaborazione di N. con il produttore C. Plank con cui siglò la colonna sonora del film Sconcerto rock di L. Manuzzi ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] di Adone, di Meleagro e del Chirurgo. Il mito di Adone fu uno dei temi preferiti dall’arte del Rinascimento e del Barocco. Per Metamorfosi del poeta latino P. Ovidio Nasone (43 a.C. - 17 d.C.). Nell'età rinascimentale e barocca, per la poesia si ...
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Musicista (Żelazowa Wola, presso Varsavia, 1810 - Parigi 1849). Figlio di un insegnante francese (di Nancy), Nicolas Ch., e della polacca Justina Krzyżanowska. Precocissimo pianista (allievo di A. Živny) [...] e fuori (Vienna), si stabilì dal 1831 a Parigi. Rapida fu la sua ascesa alla gloria di pianista e di compositore che non il colore armonico. F. Liszt, J. Brahms, lo stesso C. Debussy, non sono immaginabili ove si dimentichi la precedenza chopiniana. ...
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Musicista russo (Tichvin, Novgorod, 1844 - Ljubensk, Pietroburgo, 1908). per costituire il cd. circolo . Praticò ogni genere musicale, ma la sua produzione più significativa è rivolta all'ambito operistico [...] e l'opera Pskovitjanka. Dal 1874 al 1881 fu direttore della scuola gratuita di musica istituita da Igor di A. P. Borodin. n R. K. fu, tra i "Cinque" del cosiddetto Gruppo potente di Pietroburgo (M. A. Balakirev, C. A. Cui, M. P. Musorgskij, A. P ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] circostante. Carattere più strettamente letterario ebbero nel 2° sec. d.C. i d. di Luciano, brillanti, ironici, epigrammatici, assai prossimi al mimo.
Nella letteratura cristiana il d. fu uno dei mezzi più in uso ed efficaci di discussione e ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...