Egberto il Grande
Re di Wessex (n. 775 ca.-m. 839). Figlio di Ealhmund, re vassallo di Kent; eletto re alla morte di Beorhtric (802) e annientata la supremazia merciana con la battaglia di Ellandun (825), [...] estese la sua sovranità sul Kent, il Surrey, il Sussex e l’Essex. Signore di tutta l’Inghilterra meridionale, la sua supremazia fu riconosciuta pure dagli angli orientali; tra l’825 e l’829 sottomise la ...
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Ubertino da Casale
Francescano (n. Casale Monferrato 1259 ca.-m. dopo il 1329). Entrato nell’ordine nel 1273, sotto l’influsso di Pietro di Giovanni Olivi a Firenze, di Angela da Foligno e Giovanni da [...] Parma aderì alle idee degli spirituali francescani di cui divenne il principale esponente. Relegato alla Verna (1304), vi terminò la sua opera più importante e fortunata, l’Arbor vitae crucifixae Jesu ...
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Appiano
Storico greco (n. Alessandria 95 d.C. ca.). Al tempo di Adriano ebbe in Roma la cittadinanza romana, sotto Marco Aurelio e Lucio Vero fu avvocato del fisco. Compose verso il 160 una Storia romana, [...] che, con altre opere minori relative all’età imperiale, costituiva un corpus di 24 libri, comprendenti la storia di Roma dalla fondazione alla morte di Traiano. Ne sono conservati, oltre a estratti, fatti ...
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Filopemene
Politico e generale acheo (n. Megalopoli 252 ca. -m. in Messenia 184 a.C.). Stratego (208, 206 e 201), durante la seconda guerra dei romani contro i macedoni propugnò una neutralità piuttosto [...] benevola verso la Macedonia. Allontanatosi quando la Lega achea si alleò con i romani, al ritorno fu rieletto stratego (193) e invase la Laconia. Assassinato Nabide, re di Sparta, e scoppiata una lotta ...
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Niccolo II
Niccolò II
Papa (Chevron, Borgogna, 980 ca.-Firenze 1061). Il burgundo Gerardo successe a Stefano IX nel 1058. Poco o nulla si sa della sua prima formazione, nel 1045 è invece attestato quale [...] vescovo di Firenze. Ebbe ragione dell’antipapa Benedetto X, eletto dalla nobiltà romana; convocò il Concilio lateranense (1059) che affidò l’elezione del papa ai cardinali limitando il ruolo della nobiltà ...
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Corrado di Monferrato
Marchese di Monferrato (n. 1146 ca.-m. 1192). Figlio di Guglielmo V. Fautore di Federico Barbarossa, finché non si mise in urto col suo cancelliere Cristiano di Magonza; si recò [...] poi a Costantinopoli, dove sposò nel 1187 la sorella di Isacco Angelo. In seguito diresse a Tiro la difesa dei cristiani, con l’appoggio della flotta siciliana, e partecipò alla conquista di S. Giovanni ...
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Giovanni da Procida
Signore di Procida (Salerno 1210 ca.-Roma 1298). Seguace di Manfredi, rimase fedele agli Svevi, congiurando poi sempre contro gli Angioini. Cercò a Praga di favorire i disegni di [...] Federico di Turingia nella Sicilia; poi, alla corte di Aragona, fu segretario di Giacomo I e di suo figlio Pietro, tenendo contatti con la Sicilia, con Roma e Bisanzio, per cacciare gli Angioini. Nel 1283, ...
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Agrippa, Marco Vipsanio
Ammiraglio e politico romano (n. ca. 63-m. 12 a.C.). Sostenne Ottaviano nella lotta per la conquista del potere, con il contributo della marina da guerra da lui riorganizzata. [...] Ad Azio (31 a.C.) fu l’artefice della decisiva vittoria su Antonio. Ottaviano, divenuto Augusto, lo volle stretto collaboratore e gli tributò grandissimi onori. Svolse missioni in Oriente ed eresse in ...
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Cugoano, Ottobah
Antischiavista africano (n. Ajumako, od. Ghana, ca. 1757). Fautore dell’abolizione della tratta negriera e della schiavitù. Venduto come schiavo e portato a Grenada (Caraibi), fu liberato [...] e trasferito in Inghilterra da un mercante britannico che nel 1773 lo fece battezzare come John Stuart. Al servizio del pittore Richard Cosway e vicino a circoli intellettuali, con l’amico Olaudah Equiano ...
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Dottore della Chiesa (Lisbona ca. 1195-Arcella, Padova, 1231). Battezzato col nome di Fernando, entrò intorno al 1210 fra i canonici regolari di s. Agostino e studiò teologia a Lisbona e Coimbra. Passò [...] in seguito nell’ordine francescano, assumendo il nome di A., e partì per il Marocco, nel 1220. Dopo aver partecipato al capitolo generale dell’ordine di Assisi (1221) iniziò un’intensa attività di predicatore, ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...