Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] fase della protoscrittura, così come è indicato nella fig. 10 (l'unità di calcolo più piccola, c, equivale a 25 litri ca.). Nel seguito designeremo convenzionalmente i segni numerici impressi o incisi nell'argilla con lettere (c, C, d, D, e così via ...
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Termine inglese composto da global ed english che designa l'inglese semplificato parlato dai non anglofoni, capace di soddisfare i bisogni comunicativi basilari. L'efficacia del g. risiederebbe in un lessico [...] ridotto a ca. 1.500 vocaboli, nella rinuncia alle forme idiomatiche, nell'adozione di una sintassi semplificata e di una fonetica meno ostica. ...
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Adighè (russo Adygejcy o Adyge) Nome nazionale dei Circassi.
La lingua a. rientra nel gruppo nord-occidentale delle lingue caucasiche e si divide in alto-a., o kabardino, e basso-a., o ca.sso, o a. [...] vero e proprio. L’a., si distingue per la struttura polisintetica e negli ultimi decenni è stato elevato a lingua letteraria ...
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Busi, Giulio. – Filologo italiano (n. Bologna 1960). Laureatosi in Lingue orientali (ebraico) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ebraistica presso l’Università [...] di Torino e ha insegnato lingua e letteratura ebraica presso l’Università di Venezia. Dal 1999 dirige l’Istituto di Giudaistica della Freie Universität Berlin. B. è esperto di misticismo ebraico, di cui ...
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Segno grafico del primo alfabeto in uso nei paesi nordici (dalla penisola scandinava fino alle coste baltiche della Germania e alle zone occupate dagli Anglosassoni), dal periodo che viene appunto definito [...] runico (inizio 4°- fine 9° sec. ca.) fino a quello vichingo (fino al 1000 ca.), durante il quale le r. cominciarono a essere gradualmente sostituite dai segni dell’alfabeto latino. L’origine delle r. rimane controversa: tra le ipotesi più accreditate ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] pāli (Norman 1983, pp. 163-166), la più antica delle quali è il Kaccāyanavyākaraṇa (La grammatica di Kaccāyana, VII sec. ca.). Particolarmente degne di menzione sono la Saddanīti (La guida alle parole) di Aggavaṃsa, composta in Birmania nel 1154, che ...
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In linguistica, privo di accento tonico. Oltre alle sillabe non accentate della parola, sono atone le enclitiche (➔ enclisi) e le proclitiche (➔ proclisi). Vi sono gradazioni nell’atonicità: per es., in [...] capitàno le sillabe pi e no sono atone, ca è semitonica. ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] fatti linguistici qualsiasi riferimento al significato.
Il d., noto anche come strutturalismo americano, fu fondato (1930 ca.) negli USA da L. Bloomfield e nacque come reazione alle grammatiche mentaliste. Muovendo dai postulati della psicologia ...
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brètone, lingua Lingua celtica parlata in Bretagna. Il b. è imparentato con le lingue celtiche insulari, in particolare cornico e gallese: attorno al 5° sec. d.C. i bretoni, popol. appartenente a questo [...] gruppo linguistico, emigrarono dalle isole omonime insediandosi nell'antica Armorica. Si stima sia oggi parlato da ca. 270.000 persone. Lo Stato francese non riconosce il b. come lingua ufficiale in ambito amministrativo. ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] ad es., la posizione delle sillabe su- e -pe- nella parola superare, delle sillabe sa- e -ni- in sanità, oppure delle sillabe ca- e -pi- in capitano. Tuttavia, mentre le sillabe -pe-, -ni- e -pi- nelle tre rispettive parole sono protoniche mediane e ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...