Pietro l'Eremita
Pietro l’Eremita
Predicatore francese (presso Amiens 1050 ca.-Neufmoûtier, Liegi, 1115). In seguito al Concilio di Clermont (1095), che bandiva per la prima volta la crociata, percorse [...] predicando la Francia settentrionale, trascinando con sé, per la liberazione del Santo Sepolcro, una grande folla, tra cui donne e fanciulli. Questa massa di persone, alla quale si unirono anche le truppe ...
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Valdes, Juan de
Valdés, Juan de
Letterato e teologo spagnolo (Cuenca 1500 ca.-Napoli 1542). Fratello di Alfonso (1490 ca.-1532), uno dei segretari di Carlo V, e ammiratore di Erasmo e assai critico [...] nei confronti della politica papale, V. abbandonò la Spagna nel 1529 per motivi religiosi, in seguito alla condanna del suo Diálogo de doctrina cristiana (1525); dal 1534 alla morte fu a Napoli. Esercitò ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] p. 135).L'immagine di M. con il Bambino fu adottata nel sec. 13° sulle monete di Pisa: dapprima in busto (ca. 1230), dal 1255 ca. a figura intera seduta in trono e dal 1318 in forme gotiche; questi ultimi due tipi furono imitati in denari di Aquileia ...
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Maometto (ar. Muḥammad «il Lodato») Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 ca
Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, colui che ha concluso il ciclo della rivelazione [...] crisi spirituale, passò a una fede monoteistica, che cominciò a predicare intorno all’età di 40 anni (610 ca.) tra i suoi concittadini: questi mostrarono indifferenza od ostilità, vedendo nella nuova dottrina, basata sull’uguaglianza, un pericolo ...
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Torquemada, Tomas de
Torquemada, Tomás de
Domenicano spagnolo (Torquemada o Valladolid 1420 ca.-Ávila 1498). Nipote di Juan; confessore di Ferdinando il Cattolico e di Isabella di Castiglia, dal 1483 [...] incaricato di organizzare il tribunale dell’Inquisizione, fu inquisitore generale di Castiglia e León, Aragona, Catalogna e Valencia. Dettò le leggi del tribunale utilizzando le norme dell’Inquisizione ...
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Priscilliano
Eresiarca spagnolo (m. Treviri 385). Di famiglia nobile, fu iniziatore (370 ca.) in Spagna, principalmente nelle regioni di Mérida e di Cordova, di un movimento ascetico-gnostico detto . [...] I suoi seguaci appartenevano in generale alle classi ricche del laicato; tra essi due vescovi: Instanzio e Salviano, che conferirono a P. il presbiterato, consacrandolo poi vescovo di Ávila. Dopo la condanna ...
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Schiner, Matthaus
Schiner, Matthäus
Ecclesiastico e politico svizzero (Mühlebach, Alto Vallese, 1465 ca.-Roma 1522). Ordinato prete a Roma (1489), fu uomo di fiducia di Giorgio Soprassasso nella lotta [...] contro il vescovo di Sion e i partigiani della Francia (1494-96); divenuto (1499) egli stesso vescovo di Sion, svolse un’intensa attività politica antifrancese, rompendo col suo antico alleato Soprassasso. ...
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Sēfer Yĕṣīrāh Uno dei più antichi e importanti libri della letteratura mistica giudaica (ebr. «Libro della creazione»), redatto forse nei primi secoli dell’era cristiana. Narra la creazione del mondo [...] da parte di Dio, mediante le lettere dell’alfabeto e i numeri. Nell’opera si riscontrano influssi pitagorici e gnostici ...
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EGINARDO
V.H. Elbern
Cronista franco, nato da una nobile famiglia nel 770 ca. e morto nell'840.E. venne educato nel monastero di Fulda, in Assia, sotto l'abate Baugulfo e quindi mandato ad Aquisgrana [...] di una copia in miniatura, realizzata in argento lavorato a sbalzo, di un arco di trionfo romano, alta cm. 38 ca. e destinata a fungere da base, con iscrizione dedicatoria, di una crocereliquiario, della quale peraltro non si è conservata traccia ...
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Musa al-Kazim
Settimo dello sciismo duodecimano o imamismo (Medina 745-Baghdad 799 ca.), figlio di Ja’far al-Sadiq . Dopo la sua morte, ordinata probabilmente da Harun al-Rashid, una parte degli sciiti [...] lo considerò il e si dispose ad attenderne il ritorno (➔ ), mentre il resto della comunità ritenne che l’imamato continuasse nella persona di ‛Ali al-Rida’ ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...