arya
Il termine a., che propriamente indica un ramo della famiglia linguistica indoeuropea, si riferisce a popolazioni seminomadi di varia etnia che così definivano sé stesse («nobili»). Le loro origini [...] Khyber, penetrarono nel Panjab trovandovi un ambiente favorevole alla propria economia basata essenzialmente sull’allevamento bovino, la caccia, la raccolta di prodotti della foresta, e su una forma rudimentale di agricoltura. Soltanto verso il 1000 ...
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Nobile famiglia friulana, di origine germanica, risalente a un Ludovico di Lavariano che compare in un documento del 1126 come appartenente alla classe dei fideles (feudatarî liberi) del patriarcato di [...] primi decennî del Cinquecento, una parte della famiglia divenne favorevole agli Asburgo, dai quali ebbe privilegi nella corte principesca di Gorizia (dal 1631 ufficio ereditario di capo caccia) e titoli di conti (1664) e di nobili di Ungheria (1685). ...
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Uomo politico inglese (n. 1362 - m. Lovanio 1392), figlio di Thomas de Vere, 8º conte di Oxford (m. 1371). Gran ciambellano del regno, divenne favorito di Riccardo II, che aiutò nel tentativo di creare [...] scontrò a Radcot Bridge sul Tamigi il 20 dic. 1387 con le forze numericamente superiori del duca di Gloucester; i suoi uomini si sbandarono e il conte fuggì in Fiandra, quindi riparò in Francia. Morì in una partita di caccia, ucciso da un cinghiale. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] più note è la sebiliana (13.000-9000 a.C.), caratterizzata da industria su lama, in cui accanto all’attività di caccia-pesca si ha raccolta di molluschi e in particolare di grani selvatici, testimoniata da pietre da macina e pestelli, rinvenuti anche ...
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Scienza militare
Nelle artiglierie, il diametro interno della canna, misurato in millimetri o, talvolta, in pollici, tra i pieni della rigatura per le canne rigate; in base a esso si ha una classificazione [...] , oltre i 17 calibri.
Per quanto riguarda le armi portatili, nei fucili con canna ad anima liscia, generalmente da caccia, il c. viene indicato, adottando la tradizione inglese, con il numero delle pallottole sferiche di piombo, di diametro eguale ...
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(arabo Ḥammām Darrajĭ) Antico centro della Tunisia settentrionale. La città di origine indigena, fu, nel quadro della nuova provincia romana di Africa Nova, oppidum liberum (città non tributaria), poi [...] soprattutto per le sue case a due piani: un insieme di sale di soggiorno per l’estate ricavate nel sottosuolo, sotto la casa classica a peristilio; le più conosciute sono quelle della Pesca e della Caccia, così dette dal tema del mosaico principale. ...
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(IV, p. 705; App. I, p. 166; II, I, p. 258; III, I, p. 140; IV, I, p. 164)
Artiglierie terrestri. − Un quadro attuale dell'a. va riferito a un ipotizzabile conflitto fra due eserciti dotati di tutti i [...] combattimento. In primo luogo, la presenza di una minaccia aerea con vettori guidati, subsonici e supersonici (elicotteri e caccia bombardieri) o propulsi (missili), dev'essere neutralizzata con un'efficace azione contro aerei, svolta nel cielo della ...
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Periodo al quale risale la più antica industria umana, cioè quella dell’antica età della pietra, o età della pietra scheggiata. Il termine è stato introdotto da J. Lubbock nel 1865 in opposizione a Neolitico [...] .
Il P. è caratterizzato da un modo di vita dell’umanità centrato sull’utilizzo di animali cacciati da predatori, sulla raccolta e sulla caccia, e sull’assenza di tecnologie basate sulla lavorazione dei metalli, l’agricoltura e l’allevamento. In ...
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(ted. Spitzbergen) Isola del Mar Glaciale Artico (fino al 1969, S. Occidentale 39.434,5 km2), la maggiore dell’arcipelago delle Svalbard. È separata dalla Terra di Nord-Est dallo Stretto di Hinlopen, e [...] e Grumantbyen.
L’isola, conosciuta da circa tre secoli, nel 18° sec. cominciò ad attirare soprattutto i Russi per la caccia alla balena; nel 19° sec. i Russi furono sostituiti dai cacciatori norvegesi di foche. La sua importanza aumentò quando furono ...
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Nome dato dai Romani a una parte degli indigeni dell’Africa settentrionale: in senso stretto a quelli che costituirono il regno di Mauretania, ma in senso largo a tutte le popolazioni della parte occidentale [...] a partire dalla Cirenaica. Nel Medioevo furono chiamati M. (Mori) tutti i musulmani; più tardi (16° sec.) quelli cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. Oggi sono chiamati M. in primo luogo gruppi nomadi sahariani occupanti ...
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caccia1
càccia1 s. f. [der. di cacciare] (pl. -ce). – 1. a. Ricerca, uccisione o cattura della selvaggina, compiute con trappole, reti, armi e spesso con l’ausilio di animali domestici e di accorgimenti varî; con sign. più preciso e particolare,...