Della Scala
Girolamo Arnaldi
. - Membri di questa famiglia furono signori di Verona (nel senso preciso che il termine ‛ domini ' assume in rapporto alla realtà politico-costituzionale di una signoria [...] , che è anche e soprattutto il canto dell'esilio, si chiuderà appunto col dialogo (Pd XVII 106-142) fra D. e Cacciaguida circa i rischi insiti nel parlar chiaro (di provedenza è buon ch'io m'armi) e il dovere imprescindibile di parlare chiaro lo ...
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Cornelius, Peter
Valerio Mariani
Pittore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867), formatosi nel clima del purismo tedesco dopo una severa educazione accademica. I suoi modelli furono, in gioventù, gli antichi [...] i seguenti soggetti danteschi: Piccarda e Costanza, Giustiniano e Romeo, Carlo Martello, Cunizza e Raab, s. Tommaso e s. Bonaventura, Cacciaguida, David e Traiano, s. Pier Damiano, s. Benedetto, s. Macario e s. Romualdo, i santi Pietro, Giacomo e ...
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gloriare
Sebastiano Aglianò
Ricorre nella Vita Nuova, nel Convivio e nel Paradiso, all'infinito (a eccezione del gloriai di Pd XVI 6) e sempre nella forma dotta (v. GLORIA). La dieresi di -ia- è costante [...] come la confessione di un sentimento di orgoglio o di vanagloria, provato in cielo alla notizia che un suo antenato, Cacciaguida, era stato fatto nobile da un imperatore. Però, se si tiene presente che, quando D. manifesta in forma diretta il ...
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glorioso
Sebastiano Aglianò
Presente in tutte le opere sicuramente dantesche, fuorché nelle Rime. Come per ‛ gloria ' (v.), si riconosce autentica solo la forma dotta. La dieresi di -ió- si ha sempre [...] sembrargli l'uomo più degno di simboleggiare Iddio (XXVIII 15).
Glorioso è anche (Pd XVI 151) il popolo della Firenze di Cacciaguida, in un contesto che mira a fare dell'antica città una specie di paradiso in terra (con una descrizione in prevalenza ...
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Gianfigliazzi
Arnaldo D'addario
Consorteria magnatizia fiorentina la cui ‛ cognazione ' sembra derivare da un Giovanni di Azzo che si trova elencato fra i consiglieri del comune presenti nel 1201 alla [...] " beneficiate " più importanti della città.
D. non include i G. tra le casate delle quali fa ricordare le antiche origini da Cacciaguida. Ne cita, invece, in modo indiretto, un personaggio quando (If XVII 59-60) elenca i dannati per usura che gli ...
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stendere [part. pass. stenduto]
Alessandro Niccoli
Vocabolo di uso limitato al Convivio e alla Commedia; ricorre una volta anche nel Fiore.
Per If VIII 40 il Petrocchi (cfr. ad l.) accoglie la lezione [...] e del Moore.
Per dire che nella prescienza divina è presente ogni evento futuro contingente, che è proprio del mondo terreno, Cacciaguida ricorre a una metafora (Pd XVII 38 La contingenza, che fuor del quaderno / de la vostra matera non si stende ...
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concedere [pass. rem. concedette; partic. pass. anche conceduto; concesso solo in rima]
Andrea Mariani
Dal punto di vista semantico si può affermare che il verbo ha quasi esclusivamente usi che riscontriamo [...] ad Ema / la prima volta ch'a città venisti (per il testo, cfr. Petrocchi, ad l., e Introduzione 276): così esclama Cacciaguida, riferendosi a Buondelmonte, e vuol dire: se Iddio ti avesse fatto cosa del fiume Ema, se fossi annegato in esso, allorché ...
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Anchise
Giorgio Padoan
Principe troiano, figlio di Capi; dalla dea Venere ebbe il figlio Enea. A. è uno dei personaggi principali dell'Eneide: pio e ossequiente al volere degli dei, rappresenta i valori [...] in particolare l'incontro commovente (Pd XV 25-27; cfr. Aen. VI 684-694) nell'analogo suo incontro con l'avo Cacciaguida, ricalcato volutamente su quello. Ma al di là di queste reminiscenze erudite sta soprattutto a cuore al poeta la profezia di A ...
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prezioso
Guido Favati
S'incontra in opposizione a ‛ vile ', in collocazione enfatica, in Cv I XI 14, dove si asserisce che Cicerone condannava coloro che al suo tempo biasimavano lo latino romano e [...] l'odierno spagnolo preciosa, " bella ".
In contesto figurato, gioia preziosa è detta la croce del cielo di Marte, che Cacciaguida, vivo topazio, ‛ ingemma ' (Pd XV 68).
Il superlativo preziosissima s'incontra usato, in iterazione di fine, parlando ...
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Palestina
Adolfo Cecilia
Regione asiatica (ebraico Pĕleshet), limitata a nord dalle diramazioni meridionali del Libano e dell'Antilibano, a ovest dal Mar di Levante, a est e a sud rispettivamente dai [...] D. rivolge più volte ai pontefici (v. ad es. If XXVII 85 ss.), è espresso, in Pd XV 144, per bocca di Cacciaguida, il quale dice di aver seguito Corrado III nella seconda crociata incontro a la nequizia / di quella legge il cui popolo usurpa, / per ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...