Marca Trevigiana (Marchia Trivisiana)
Girolamo Arnaldi
Pier Vincenzo Mengaldo
Riferito a un territorio corrispondente press'a poco al Veneto attuale, esclusa Venezia, il nome di M.T. appare nel sec. [...] Adige e Tagliamento costituiva la zona naturale d'influenza e di espansione di quel signore di Verona, le cui gesta Cacciaguida avrebbe rivelate copertamente a D., otto canti più innanzi (v. DELLA SCALA; DELLA SCALA, CANGRANDE).
Questo per ciò che ...
Leggi Tutto
operare (in poesia, anche il gallicismo ovrare)
Antonietta Bufano
Come ‛ adoperare ' (v.), cui talvolta è accostato con lo stesso valore, il verbo ha spesso costrutto assoluto e ricorre anche nella forma [...] del bene operare, cioè della " vita contenuta con ... castitade, pudicizia e mondezza " (Ottimo) della sua vedovella (Pg XXIII 93), Cacciaguida del bene ovrar con cui si acquistò la benevolenza dello 'mperador Currado (Pd XV 141), l'aquila del cielo ...
Leggi Tutto
Della Scala, Alberto
Eugenio Chiarini
, Fondatore della potenza scaligera in Verona, padre di Bartolomeo, Alboino e Cangrande, che gli succedettero uno dopo l'altro nella signoria: è acerbamente ripreso [...] una conferma di quell'intrepidità e assolutezza di giudizio, che, non per nulla, il poeta si fa prescrivere dal trisavolo Cacciaguida: tutta tua visíon fa manifesta (Pd XVII 128)?
Dati notevoli dello sfondo cronistico, sul quale si accampa l'aspra ...
Leggi Tutto
Fetonte (Fetòn)
Giorgio Padoan
Figlio di Febo-Apollo e di Climene, sposa di Merope re degli Etiopi. Vide posta in dubbio la propria origine divina da Epafo, figlio di Giove; volle perciò averne certa [...] ancor, si cosse; cfr. Met. II 199-209; e in Pd XVII 1-3 il desiderio di conoscere la sorte futura dall'avo Cacciaguida è accostato, per l'intensità, all'inchiesta di F. circa l'identità del suo vero padre: Qual venne a Climenè, per accertarsi / di ...
Leggi Tutto
ostello
Luigi Vanossi
Francesismo che è comune al Fiore e alla Commedia, rappresentando un legame tra le due opere. La frequenza con cui esso ricorre nel poema (cinque volte) appare infatti insolitamente [...] iert veez ", Rose 12173-74; cfr. anche ostellaggio, al v. 8 dello stesso sonetto).
Notevole appare la relazione delle parole di Cacciaguida con un passo del Roman de la Rose, già utilizzato nel Detto (vv. 312-317), in cui Amico descrive l'allegorico ...
Leggi Tutto
povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] lodato per la sua virtù e descritto come persona umile e peregrina (Pd VI 135) e povero e vetusto (v. 139). Cacciaguida ritrae il buon tempo antico di Firenze come un tempo di notevoli virtù, quando i suoi concittadini erano gente sobria e pudica (XV ...
Leggi Tutto
nobiltà e nobile (nobilità; nobilitade; nobiltade; nobiltate)
Domenico Consoli
Dai classici, in primo luogo da Livio (a parte stanno le voci dissenzienti di alcuni moralisti, come vedremo), D. riceveva [...] " cavalleresco " di D.: D. e la " Chanson de Roland ", in L'umanesimo cavalleresco italiano, Roma 1962; F. Figurelli, I canti di Cacciaguida, in " Cultura e Scuola " 13-14 (1965) 634-661; M. Simonelli, Il tema della nobiltà in A. Cappellano e in D ...
Leggi Tutto
udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] e ascosa. In quest'ultimo esempio è però documentata un'accezione particolare del verbo; le parole di Cacciaguida, pur enunciando una verità di carattere generale, implicano un riferimento diretto alle finalità d'insegnamento morale prevalenti ...
Leggi Tutto
sacro
Alessandro Niccoli
Compare solo nella Commedia e, nella sua accezione fondamentale, è riferito alla sfera religiosa. In If XXVII 91 [Bonifacio VIII] né sommo officio né ordini sacri / guardò in [...] 142) dell'Eunoè. Si aggiungano tre esempi del Paradiso: sacro amore (XV 64), cioè ardor santo (VII 74) di carità, è quello di Cacciaguida per il poeta; a lui s. Pier Damiano appare come una sacra lucerna (XXI 73), così come Carlo Martello gli si era ...
Leggi Tutto
Porena, Manfredi
Nlcolò Mineo
, Critico Letterario (Roma 1873 - ivi 1955).
Laureatosi nel 1899 a Napoli col D'Ovidio, insegnò nelle scuole secondarie sino al 1909, quando ottenne la cattedra di stilistica [...] Arcadi " XI-XII (1934-35); [con G. Ferretti], I due tempi della composizione della D.C., in " La Rassegna " XLIV (1936); Cacciaguida, in Studi su D., Milano 1940; Questioni e questioncelle dantesche, in " Rendic. Accad. d'Italia " s. 7, IV (1943); Le ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...