quinto
Antonietta Bufano
Numerale ordinale, di cui si hanno parecchie occorrenze nell'opera dantesca, alcune in connessione con ‛ quarto ' (v.). Quelle della Vita Nuova si riferiscono a una delle ‛ [...] è racchiuso lo spirito di Rifeo (XX 69 e 100).
Da notare infine l'uso sostantivato di q., come partitivo: nella Firenze di Cacciaguida gli uomini atti alle armi erano il quinto [la " quinta parte "] di quei ch'or son vivi (Pd XVI 48). E anche: i ...
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epifonema
Francesco Tateo
È la ‛ sententia ' che conclude enfaticamente una narrazione o un'argomentazione, mettendone in rilievo il senso. Generalmente l'e. assume la forma dell'esclamazione (" narratae [...] genere di e. si veda soprattutto Pd XVII 139-142, dove la collocazione della massima a suggello del canto dona particolare vigore alle parole con cui Cacciaguida concludeva il discorso, in cui è illustrato il proposito fondamentale della Commedia. ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] corde di giga e arpa (XIV 118-123), e il cui silenzio coincide istantaneamente con l'immobilità (XV 4-6); a Cacciaguida, il quale dimostra le sue qualità di artista muovendosi e frammischiandosi con le altre luci (XVIII149-51); ai beati del cielo di ...
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potere
Domenico Consoli
Verbo di uso amplissimo. Riguardo alle forme D. si avvale di una notevole libertà: nella II singol. indic. pres. accanto al comune puoi figura una volta puoi (Vn XXII 14 7, ma [...] tal potere s'indirizza (per la complessa questione, v. la voce UGOLINO della GHERARDESCA).
Discusso è anche il verso in cui Cacciaguida, narrando della sua Firenze, ricorda che ai suoi tempi non v'era giunto ancor Sardanapalo / a mostrar ciò che 'n ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] così Beatrice stessa che, discosta, finge sorridendo un colpo di tosse per metter fine al troppo caldo autoelogio di Dante e Cacciaguida, e della loro famiglia: «onde Beatrice, ch’era un poco scevra, / ridendo parve quella che tossio / al primo fallo ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] cantan» (Purg. XXVI, 141-147).
Colpisce la connotazione sociolinguistica, in direzione del fiorentinismo più arcaico come quello di Cacciaguida (Par. XV; basterebbe citare, con Contini 1970: 172, piote) o popolare: allotta (Inf. V, 13; Inf. XXXI, 112 ...
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DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] di R. Piattoli, Firenze 1940, n. 2, pp. 4 s.). Nel documento viene ricordato tra i testimoni Alighiero di Cacciaguida, avo di Dante.
A Fonterutoli (Castellina in Chianti, Siena) fu giurata un'alleanza e stipulato un patto di cooperazione militare ...
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voi (vo'; vui; voialtri)
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale v. ricorre 35 volte nella Vita Nuova, 65 nelle Rime (17 nelle Rime dubbie), 34 nel Convivio e 116 nella Commedia. Al sicilianismo ‛ [...] voi ' che prima a Roma s'offerie -, il v. contrasta con il ‛ tu ' con il quale D. si era rivolto a Cacciaguida, quando ancora non sapeva chi fosse (Pd XV 85-87), al culmine della giustificazione del ‛ gloriarsi ' della propria nobiltà di sangue, con ...
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specchio (speglio; speculo)
Emilio Pasquini
1. Di ' specchio ' nessun esempio nelle Rime; largamente attestato invece - oltre che nel Fiore e nel Detto - nel Convivio e nella Commedia, qui in concorrenza [...] " su Cunizza come sulle altre anime la luce di Dio giudice, quella stessa che si riverbera nello splendore di Cacciaguida, specchio beato (XVIII 2) assorto nella sua visione di giustizia futura. Di qui si perviene - attraverso " immagine luminosa " o ...
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Arrigo
Vincenzo Presta
. Personaggio fiorentino ricordato da D. fra coloro ch'a ben far puoser li'ngegni (If VI 80), e per questo forse considerati con una certa indulgenza, che traspare nell'alternativa [...] e consorteria fra Fifanti e Giandonati; benché sia da osservare che nella rievocazione delle famiglie celebri fiorentine fatta da Cacciaguida (Pd XVI 104, 127) Fifanti e Giandonati sono citati separatamente e non si allude ad alcun legame fra le ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...