sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] (6 volte).
2. In un unico esempio s. compare come intransitivo con il valore di " aver sapore di ", usato in senso figurato da Cacciaguida per profetizzare a D. l'amarezza dell'esilio: Pd XVII 58 Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui; per l ...
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Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] 'età delle crociate. Il conte Goffredo, liberatore del santo Sepolcro, rifulge nel cielo di Marte (Pd XVIII 47); Cacciaguida segue lo 'mperador Currado nella seconda crociata, e lascia la vita laggiù, tra quella gente turpa, usurpatrice dei diritti ...
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FALLANI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Roma il 15 nov. 1910 da Achille ed Elvira Mazza; ordinato sacerdote nel 1933, si laureò in teologia all'università lateranense e in lettere nel 1937 presso [...] del poeta si compie attraverso lo studio puntuale delle sue opere e di mille riferimenti storici: ed ecco la Firenze di Cacciaguida e quella di Dante, le amicizie, gli incontri fra poeti, il mito della donna come iter ad Deum, Brunetto Latini, i ...
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percuotere [sempre dittongate le forme toniche, ma v. Petrocchi, Introduzione 428]
Alessandro Niccoli
Appartiene quasi esclusivamente al linguaggio poetico.
Nella sua accezione fondamentale, con soggetto [...] in rotta Pompeo: Pd VI 65 [il] sacrosanto segno... / Farsalia percosse. Pari vigore il verbo ha nell'ammonimento rivolto da Cacciaguida a D. perché la sua poesia si faccia severa banditrice di un alto ammonimento ai potenti della terra: Questo tuo ...
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giusto
Antonietta Bufano
Nel significato che più si avvicina a quello di ius come " legge ", l'aggettivo ricorre nel canto di s. Francesco che, presso a morire, affidò la donna sua più cara, la povertà, [...] quinquaginta iustis quinque fuerint?... Quid, si ibi inventi fuerint triginta?... Quid, si... viginti? "). Ma si consideri soprattutto che Cacciaguida definisce glorioso / e giusto il popolo di Firenze antica (Pd XVI 152: l'aggettivo è qui nella sua ...
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cerchio
Andrea Mariani
. Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze (novanta), quasi tutte nella Commedia e nel Convivio; in VE II X 2 è riportato l'incipit della canzone-sestina Al poco giorno (Rime [...] " cerchia di mura ", " cinta muraria " (v. anche CERCHIA): il picciol cerchio indica la ristretta cinta medievale della Firenze di Cacciaguida. In cinque versi del canto XXVIII c. vale " coro angelico ", in quanto visto come giro di luce attorno alla ...
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FIAMMAZZO, Antonio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fonzaso (prov. di Belluno, ma diocesi di Padova) il 4 ag. 1851, da Odilone, fabbriciere e organista della parrocchiale del paese, poi anche giudice [...] Udine dal 20 gennaio al 17 dic. 1921, delle quali quattro del F.: Vita di Dante, L'opera di Dante, Cacciaguida, Beatrice. Chiude il volume una ripresa della polemica contro il Viviani sul codice Bartoliniano. Il F. collaborò regolarmente oltre che al ...
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avarizia
Ettore Bonora
. Nella distribuzione delle pene del Purgatorio D. si attenne alla gerarchia dei vizi capitali tradizionale nel Medioevo, che aveva avuto la sua più autorevole sanzione da Gregorio [...] che si legava a codesta concezione alimentava d'altra parte nel cuore di D. la nostalgia della Firenze del tempo di Cacciaguida, sobria e non ancora tentata dal lusso che è naturale conseguenza delle grandi ricchezze (Pd XV 97 ss.), e lo portava ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] Pd V 126 come tu t'annidi / nel proprio lume, e che de li occhi il traggi, / perch'e' corusca sì come tu ridi) e Cacciaguida, la luce in che rideva il mio tesoro (XVII 121); mentre rientrano pienamente in questa estensione figurata X 61 sì se ne rise ...
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solvere [partic. pass. soluto e solvuto, che talvolta si alternano all'interno della tradizione manoscritta: cfr. Pd XV 52; solve, in rima, cong. pres. II singol.]
Antonietta Bufano
Significa " sciogliere [...] due passi del Paradiso in cui ricorre il sintagma. Ma mentre nel primo caso il grato e lontano digiuno di Cacciaguida, che D. ha solvuto (XV 52), è il " lungo desiderio ", lo " studio protratto " (Ottimo) che il poeta " ha appagato " (" adimplevisti ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...