tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] ‛ voi ' in Pg XXXIII 30, 83 e 92) -, e gli danno del tu anche quelle - come Cavalcante, Brunetto Latini, Iacopo Rusticucci, Farinata e Cacciaguida - cui egli si rivolge con il ‛ voi ' (v.). Per il tu al lettore, v. If XXXIV 23, Pg IX 70, Pd X 22.
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sete
Antonio Lanci
Federigo Tollemache
Il sostantivo ricorre solo nel Convivio e nella Commedia, specie nel Purgatorio e nel Paradiso.
Il senso proprio di " bisogno di bere " è documentato in If XXX [...] 93 l'etterna fontana. La s. dei beati implica quindi un appagamento nella carità divina e l'esercizio di essa; perciò Cacciaguida, invitando D. a manifestare i suoi desideri, afferma: perché 'l sacro amore in che io veglio / con perpetüa vista e che ...
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ipocoristici, nomi
Ghino Ghinassi
I nomi i., cioè le forme antroponimiche alterate per accorciamento o per aggiunta di suffisso (es. Gianni da Giovanni, Brunetto da Bruno, ecc.) sono piuttosto diffusi [...] è quella degli Scialenghi Cacciaconti (per forme intere con Caccia come primo elemento si ricordino, nella stessa Commedia, Cacciaguida e Caccianemico); così anche il florentinus nomine Castra di VE I XI 3 potrebbe aver derivato il nome individuale ...
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Enea
Giorgio Padoan
Figlio di Anchise, discendente di Dardano, e della dea Venere, accorso in aiuto del parente Priamo quando Troia fu assediata dall'esercito greco e lo stesso territorio di Anchise [...] IX 13), ed è ricordata la profezia di Anchise all'eroe (Mon. II VI 9; su quell'incontro D. modella l'episodio dell'avo Cacciaguida: cfr. Pd XV 27). L'esaltazione dell'Impero è dunque di necessità anche l'esaltazione di E. in quanto " padre del popolo ...
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Troiani
Antonio Martina
La gloria di costituire l'Impero universale di Roma era riservata ai discendenti dei T. superstiti che, dopo la lunga guerra in cui la loro virtù aveva dovuto soccombere dinanzi [...] aquila fulguris instar descendens adfuerit, abiectos videat pullos eius (v. LONGOBARDI).
Nella nostalgica rievocazione, per bocca di Cacciaguida, di un modo di vita tramontato per sempre riaffiora il ricordo dei T. innestato nella storia delle più ...
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Svevi
Raoul Manselli
La dinastia sveva ebbe il potere imperiale nei secoli XII e XIII coi titoli di re di Germania, d'Italia, poi di Arles, a cui si aggiunse, per unione personale, dal 1190, quello [...] a. [ma 1965] 316-333 (dove viene anche discusso [pp. 319-320] il problema dell'imperador Currado, col quale partì Cacciaguida); F. Giunta, Dante e i sovrani di Sicilia, in " Bollettino del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani " X (1966 ...
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Pietro da Figino
Eugenio Ragni
Frate francescano, vissuto a cavaliere dei secoli XV-XVI, curatore di alcune edizioni veneziane della Commedia con commento del Landino.
Dai colophon di queste edizioni [...] punti che non ritiene evidentemente perspicui a sufficienza (oltre al ti mesca di Pd XVII 12, le notizie su alcune casate che Cacciaguida nomina in XVI 87 ss.: " Qui don Christophalo Landino fa un gran salto senza exponere alcune cose e non tocca l ...
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fronda
Alessandro Niccoli
È vocabolo esclusivo dell'uso poetico, con numerose occorrenze. La tradizione manoscritta conosce anche la fronde (per Rime CVI 134 e Pg XXX 68) e le. frondi (per If XIII 4 [...] , le sue manifestazioni visibili. Con analogo traslato, in questo caso reso meno ardito dalla tradizionale raffigurazione dell'albero genealogico, Cacciaguida (Pd XV 88) chiama D. fronda sua e afferma di essere la radice del poeta. E usi figurati ...
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parte
Antonietta Bufano
Il significato primo e fondamentale di p. è quello di " porzione " di un tutto, e con tale senso, in sostanza, il sostantivo ricorre in molte delle numerosissime occorrenze dell'opera [...] lu' si parte, / e' fugge); fino al celebre a te fia bello / averti fatta parte per te stesso (Pd XVII 69), con cui Cacciaguida preannuncia a D. il suo sdegnoso isolamento, quasi che D. venisse a far " partito " solo con sé e per sé (cfr. l'Andreoli ...
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vergogna
Antonietta Bufano
Luigi Vanossi
Una prima, generica definizione della v. si legge in Cv III VIII 10, dove D., sulla traccia della partizione aristotelica, enumera le sei passioni [intese come [...] me, ancora il Petronio spiega " non teme di ricevere vergogna per causa mia ".
Con valore quasi concreto nelle parole di Cacciaguida: Coscïenza fusca / o de la propria o de l'altrui vergogna (" de' falli propri o de' loro congiunti ", Torraca] / pur ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...