vendetta
Alessandro Niccoli
Giovanni Diurni
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Fiore, in accezioni, e spesso anche in passi, strettamente connessi con quelli in cui è [...] Donati; fatto che aveva provocato la giusta v. della famiglia (cfr. la rievocazione dell'episodio effettuata dal trisavolo di D., Cacciaguida, in Pd XVI 136 ss.). Al contrario, la condanna dell'operato di Guido da Monforte, il quale trucidò in chiesa ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] accessori prediletti dalla ricca borghesia e dalla nobiltà e sui quali Dante duramente si esprime per bocca dell'avo Cacciaguida - "Non avea catenella, non corona, / non gonne contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona" (Par ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] la figura di C. - si può dire che siano i complementi naturali dell'episodio suo personale; come pure i canti di Cacciaguida. Si vede così l'importanza primaria di C., il primo dei trentatré Fiorentini della Commedia.
Vediamo qui D. preparare la ...
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Paolo, santo (Paulo; Polo)
Angelo Penna
Giovanni Fallani
Apostolo e martire. Una parte notevole della sua vita e della sua intensa attività missionaria è descritta negli Atti degli Apostoli. Scarse [...] d'oltretomba è un atto della grazia divina: il riconoscimento esplicito è nelle parole di Virgilio (If II 52-126) e di Cacciaguida (Pd XV 46-48); non si meraviglia, dunque, che a Enea pagano sia stato concesso, per dono gratuito, di discendere a ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] (v. 136); e si vedano ancora i riferimenti a Carlo Martello (VIII 43), a Cunizza (IX 22), a s. Bonaventura (XII 28), a Cacciaguida (XVI 30, XVII 28 e 121), alle anime dei combattenti per la Fede (XVIII 49), a quelle del cielo di Giove (vv. 97 e 104 ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] nella perfezione della sua operazione (ferma e piena volontate, Pd XXIX 63).
Un caso particolare è quello di Pd XV 68 dove Cacciaguida invita D. a esplicare in parole la sua volontà e il suo disio, onde il proprio amore e il proprio disiar sia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] un cammino di salvezza. E l’investitura profetica sarà poi ribadita da altri beati incontrati nell’ascesa paradisiaca: l’avo Cacciaguida, san Pier Damiano, san Giacomo, san Giovanni, san Pietro.
L’inferno è una voragine a forma di cono rovesciato in ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] , oppure Pg XXXIII 52 ss. Più interessanti sono altri raffronti, come quello tra Pd XVII 95 ss., dove la profezia di Cacciaguida, quando annuncia le 'nsidie / che dietro a pochi giri son nascose, può far pensare col Moore a " insidiarum " di Somn. 3 ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] . E in misura ancora più ampia si parla dell'esilio nei canti XV-XVII, soprattutto nella predizione definitiva di Cacciaguida, accompagnata dal duro giudizio morale sui colpevoli, ma anche in questo caso dalla contemporanea predizione di un premio ...
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Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] dovere e la necessità dell'indignatio come fustigatrice dei torti sono sistematicamente enunciati ed esaltati: in Pd XVII 124-135 Cacciaguida formula a D. il concetto della meritoria utilità delle severe critiche che egli è chiamato a esprimere delle ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...