Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] tempo.
Vita
Tenne alti uffici durante quattro regni, abbandonando Pietro I allorché Enrico di Trastamara si proclamò re di Calahorra; prigioniero durante il regno di Giovanni I, dopo il disastro di Aljubarrota (1385) fu liberato dietro pagamento d ...
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QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] Noniano, Domizio Afro, il grammatico Palemone. Rientrato in Spagna nel 59 tenne cattedra nel suo paese natale, dove conobbe Galba, che, divenuto imperatore, lo portò nel 68 a Roma. Divenne un famoso maestro, ...
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Cardinale e politico spagnolo (Guadalajara 1428 - ivi 1495). Vescovo di Calahorra (1454), cumulò molti benefici, tra cui l'abbazia di Valladolid, ove fondò (1491) il collegio di S. Croce, ben presto focolaio [...] del Rinascimento italiano in Castiglia; fu poi arcivescovo di Siviglia e cardinale. Sotto il regno di Enrico IV si schierò, nei torbidi interni, dalla parte di questo che lo ricompensò con la sede primaziale ...
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PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] sue opere hanno dato luogo a cicli di illustrazioni la cui importanza iconografica per la storia dell'arte non è trascurabile.
Dalle sue stesse poesie apprendiamo che ricoprì cariche civili e che fu innalzato ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] e fu nominato successivamente vescovo di Oviedo (1457), Zamora (1467; detto perciò anche Rodrigo di Zamora), Calahorra (1468), Palencia (1469); nel 1468 come castellano di Sant'Angelo ebbe in custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore ...
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(lat. Vascones) Popolo dell’Hispania Tarraconensis, tra l’Ebro e i Pirenei, le cui origini hanno dato luogo a varie ipotesi. Si può pensare che i V., appartenenti originariamente, per caratteri, al tipo [...] successivamente fusi con gente del tipo alpino e nordico. Dei loro centri più importanti, Pompelo (Pamplona) e Calagurris (Calahorra), il secondo è famoso per la resistenza opposta ai Romani al termine della guerra di Sertorio. Furono poi scarsamente ...
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Architetto spagnolo (secc. 15º-16º). Poche sono le notizie sulla sua vita: lavorò (dal 1489) per incarico del cardinale Pedro González de Mendoza alla costruzione del Colegio de Santa Cruz a Valladolid, [...] assimilazione di forme toscane del Rinascimento è anche presente nel palazzo a Cogolludo, presso Guadalajara, dove V. intervenne anche nel palazzo Mendoza (prima del 1507). Prese anche parte (1509 circa) alla costruzione del castello di Calahorra. ...
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APRILE, Pietro
Mario Pepe
Figlio di Giovanni, fratello maggiore di Antonio Maria e Giovanni Antonio, può presumersi sia nato intorno al 1480; la prima notizia che lo riguarda è, infatti, del 1499, quando [...] ' del 1512 la notizia di un suo primo lavoro per committenti spagnoli cioè un "barchile" per il giardino del marchese del Zeneto a Calahorra di Granata. Il 31 Ott. 1514 appare a Carrara quale testimone in un rogito; il 15 marzo 1516, sempre a Carrara ...
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PILACORTE, Giovanni Antonio
Paolo Goi
– Nato intorno al 1455 a Carona, presso Lugano (luogo di origine di una schiera di muratori e scalpellini), figlio di Tommaso e marito della conterranea Perina, [...] ) e con altri era impiegato come «picapetrum» a Genova per il castello spagnolo de La Calahorra (Granada) nel 1509-10 (V. Lampérez y Romea, El castillo de La Calahorra (Granada), in Boletin de la Societad española de excursiones, XX (1914), 1, p. 11 ...
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Calaruega (Calaroga)
Adolfo Cecilia
Piccolo centro della Spagna in provincia di Burgos, sul fiume Gromejón, affluente di destra del Duero. La forma del nome ‛ Calaroga ' era in uso nell'italiano antico.
È [...] non lungi dal quale si trova Calaruega. Alcuni commentatori antichi, come il Daniello e il Venturi, confondono C. con Calahorra, città anch'essa della Vecchia Castiglia, sulla riva destra dell'Ebro. Tra i moderni seguono questa versione il Del Lungo ...
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vascone
vàscone agg. e s. m. e f. – Appartenente alla popolazione dei Vàsconi (lat. Vascŏnes), che abitavano anticamente il territorio della Spagna Tarraconense, situata tra l’Ebro e i Pirenei; di probabile origine etnica e linguistica mediterranea,...