Generale napoletano (Richmond, Inghilterra, 1791 - Parigi 1866). Dopo essersi distinto a Waterloo al servizio dell'Inghilterra, fu nominato colonnello nell'esercito napoletano; ambasciatore delle Due Sicilie [...] (1831) e a Pietroburgo (1832); divenne (1855) viceré della Sicilia e comandante in capo delle armi borboniche, cariche che ricoprì fino al 1860, allorché, in seguito alla vittoria di Garibaldi a Calatafimi, fu sostituito dal gen. Ferdinando Lanza. ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] più gravi le difficoltà che il governo borbonico si trovava a fronteggiare. Il successo contro l’esercito borbonico a Calatafimi e lo spostamento dell’esercito garibaldino verso Palermo furono a loro volta assai favoriti dal dilagare dei disordini e ...
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MISSORI, Giuseppe
Walter Maturi
Nato nel 1829 a Mosca, morto il 25 marzo 1911 a Milano. Di sentimenti patriottici e repubblicani, partecipò ai moti del 1848. Nel 1859 si arruolò volontario nelle file [...] ; quando si decise la spedizione dei Mille assunse il comando delle guide, la piccola cavalleria garibaldina. Si batté da prode a Calatafimi, a Palermo, e salvò la vita a Garibaldi nel combattimento di Milazzo (20 luglio 1860). Tra i primi passò lo ...
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Patriota e uomo politico (Reggio di Calabria 1811 - Roma 1872). Partecipò al moto di Cosenza (1844); in carcere fino al 1846, nel 1847 cooperò al moto di Messina e dovette fuggire a Malta. Tornato in patria [...] calabrese del giugno. Esule a Marsiglia, poi in Piemonte, aderì alla Società Nazionale e, arruolatosi tra i Mille, si segnalò a Calatafimi e a Milazzo. Garibaldi lo nominò presidente del Consiglio di guerra e governatore di Reggio di Calabria (1860). ...
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LANDI, Francesco
Piero Crociani
Nacque a Napoli il 13 ott. 1792 da Antonio, ufficiale dell'esercito in ritiro, e da Raimonda Buonocore, figlia di un ufficiale. Come altri quattro suoi fratelli fu avviato [...] dello sbarco di Garibaldi a Marsala nonché l'ordine di muovergli contro insieme con altri reparti che lo avrebbero raggiunto a Calatafimi. Si portò quindi in questa località, ove si collegò, il giorno 13, con un battaglione di cacciatori e, il giorno ...
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Patriota (Genova 1821 - Banda Atjeh 1873); ebbe infanzia travagliata e fu costretto a darsi alla vita del mare nella quale ebbe varie avventure. Nel 1847, dopo aver conosciuto a Parigi il Mazzini ed essersi [...] cacciatori delle Alpi nella campagna del 1859, fu uno degli organizzatori dei Mille e comandò il vapore Lombardo. Combatté a Calatafimi, a Palermo, a Reggio, al Volturno, ove contribuì largamente alla vittoria e fu ferito due volte. A lui fu affidata ...
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MOSTO, Antonio
Ferruccio QUINTAVALLE
Patriota, nato a Genova il 12 luglio 1824, morto ivi il 30 giugno 1890. Magnifica figura d'uomo, di patriota, di soldato, prese parte attivissima a tutto il movimento [...] genovesi che, condotti da lui, si copersero di gloria nel 1859 in Lombardia; nel 1860, fu con i Mille, a Calatafimi, a Palermo, a Milazzo (a Calatafimi e a Milazzo, dove M. ebbe la medaglia d'oro al valore, i Carabinieri ebbero il 50 per cento di ...
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Spedizione garibaldina che, abbattendo il Regno delle Due Sicilie, diede la spinta decisiva alla formazione dell’unità d’Italia. Il primo ideatore dell’impresa, F. Crispi, propose la spedizione a G. Garibaldi, [...] la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II e decretò la coscrizione obbligatoria. Sconfitte le truppe borboniche a Calatafimi, i garibaldini raggiunsero e occuparono Palermo (27-29 maggio). Frattanto Cavour, dopo i primi successi di Garibaldi, da ...
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PERALTA, conti di Caltabellotta
Maria Antonietta Russo
PERALTA, conti di Caltabellotta. – Famiglia originaria di Ribacorça (in Catalogna), dove era titolare della baronia di Peralta, si insediò in Sicilia [...] e Burgimilluso e, nel 1393, quella del feudo di San Bartolomeo e al figlio Nicola quella della contea di Calatafimi con Sambuca, Calatamauro, Adragna, Giuliana, Comicchio e Contessa e di Mazara eletta a marchesato (1392).
La decapitazione del ribelle ...
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ARAGONA, Guglielmo d'
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Figlio terzogenito di Federico III di Sicilia e di Eleonora d'Angiò, dopo il 9 nov. 1317, alla morte del fratello Manfredi, divenne duca d'Atene e Neopatria, ma affidò l'effettivo [...] Mantia, Il testamento di Federico II Aragonese, p. 23) risulta indicato come erede, dopo la morte della madre, per la contea di Calatafimi, per i castelli e terre di Noto e Spaccaforno e per tutte le pertinenze di Capo Passero e nel castello e terra ...
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qui si fa l'Italia o si muore
qui si fa l’Itàlia o si muòre. – Frase attribuita dallo scrittore G. C. Abba a Giuseppe Garibaldi, il quale durante il sanguinoso combattimento di Calatafimi (15 maggio 1860) l’avrebbe rivolta a N. Bixio, in risposta...
giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...