La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] del franc. peau-rouge e questo a sua volta calco dell’ingl. redskin).
Mentre interferenze, prestiti e calchi sono fenomeni che riguardano la struttura del sistema linguistico, la commutazione di codice (ingl. code-switching) si manifesta nel discorso ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] nell’italiano regionale piemontese, dove compaiono invece calchi di costruzioni dialettali più specifiche.
Il Piemonte ), di problematica collocazione al confine tra l’area linguistica italiana e quella galloromanza, il primo testo datato ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] pum è invece invariabile), parka «perché». Tra i casi di calco semantico (➔ calchi) si veda ad es. zit «tempo», ted. Zeit «tempo riferimento, cioè il tedesco, che funzioni da modello linguistico-culturale. Infine, il contatto con una o più ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] alla Sicilia e ai siciliani.
Fra gli adattamenti semantici e i calchi basati sul dialetto si hanno, per es., cacciare «vomitare», fenomeno aveva una certa diffusione in tutte le aree linguistiche sarde a eccezione di quella campidanese, ove l’uso ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] un valore più generale, indicando una qualsiasi parola o fenomeno linguistico dovuto a influenza straniera. E quindi non solo i prestiti integrali, ma anche gli adattamenti e i calchi, specialmente se vi si avverte ancora la matrice alloglotta. Se ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] e accattati barbarismi d'Oltralpe (prestiti e calchi francesi in special modo), si modellasse con muove", in Critica letteraria, XVI (1988), 59, pp. 327-355; Id., Tre interventi linguistici di P. F., ibid., 60, pp. 523-562; Id., Una lettera aperta di ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] informatica, file), ➔ calchi semantici (memoria di un calcolatore), calchi-traduzione (disco rigido per rum.farum.it).
Marello, Carla (1995), Terminologia, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, diretto da G.L. Beccaria, ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] di una convergenza interlinguistica di prestiti e calchi, che avviene tramite un circuito comunicativo internazionale Raffaella (1993), Riflessioni sulla composizione con affissoidi, «Incontri linguistici» 16, pp. 159-169.
Fradin, Bernard (2000), ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] Oggi tale uso è da attribuire più a una convergenza di ➔ calchi e ➔ prestiti tra le lingue che all’influsso esercitato da una Raffaella (1993), Riflessioni sulla composizione con affissoidi, «Incontri linguistici» 16, pp. 159-169.
Iacobini, Claudio ( ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] i termini che denotano realtà o referenti locali) e ➔ calchi semantici dal dialetto, fonti entrambi di possibili casi di ➔ ottocentesche e dalle spinte postunitarie all’unificazione linguistica (➔ scuola e lingua), continuò a manifestarsi ...
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calco1
calco1 s. m. [der. di calcare3] (pl. -chi). – 1. Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale: trarre un calco. Anche la copia ottenuta...
area
àrea s. f. [dal lat. area]. – 1. Superficie circoscritta di terreno: nell’area prospiciente alla villa. In partic., a. fabbricabile, spazio di terreno utilizzabile per la costruzione di edifici; a. pubblica, ogni strada, piazza o altra...