LESCHE (λέσχη)
Doro Levi
Con questo nome i Greci designavano un edificio pubblico, di ricovero e di ritrovo, di cui l'accesso era aperto a tutti: i mendicanti vi trovavano asilo per la notte, gli oziosi [...] soltanto per poche città: oltre a quelle già citate, sappiamo di una lesche dipinta di Sparta, di quella di Calcide, e della famosa lesche di Delfi affrescata da Polignoto; per Atene un'iscrizione rinvenuta sulle pendici della Pnice ricorda un ...
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CALCIDICO (καλκιδικόν, chalcidicum)
F. Grana
G. Matthiae
Il termine equivale genericamente a portico, ma con qualche precisazione di planimetria o di alzato che sfugge per la poca chiarezza dei testi. [...] un'etimologia probabile, ma non sicura: che il c. cioè è una specie di edificio; così detto dalla città di Calcide nell'Eubea. Non è possibile far derivare dal c., come alcuni studiosi vorrebbero, il transetto della basilica cristiana, che aveva ...
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(VI, p. 678)
Gli studi sulla B. negli ultimi trent'anni hanno conosciuto una grande fioritura, che ha portato, tra l'altro, all'organizzazione periodica, a partire dal 1972, di convegni specificamente [...] pone in connessione con Tebe inserendone la descrizione quando, a proposito delle porte Pretidi, parla della via di Calcide − le scoperte più interessanti sono costituite dallo scavo di due necropoli.
La prima, scoperta casualmente nel 1968 durante ...
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PERGAMO
Giuseppe CARDINALI
*
Goffredo BENDINELLI
. Antica città della Misia, a nord del Caico, a 120 stadî dal mare, su una collina di forma conica, della quale in origine occupò soltanto la cima, [...] , accolto l'invito degli Etoli, sbarcò con l'esercito in Grecia e si apprestò alla conquista dell'Eubea, cercò invano di soccorrere Calcide. Tutta l'isola cadde nelle mani del re di Siria, e con lui fecero causa comune i Beoti, i Messenî, parte degli ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] Diodoro (xiii, 47, 3-5) e Strabone (ix, 2, 2 e 8; x, i, 8) fu costruito nel 411 a. C. fra Aulide e Calcide, e i due p. sui quali l'esercito di Cesare attraversò il Reno durante le sue spedizioni contro i Germani, devono essere stati costruiti in modo ...
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Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA
G. Buchner
(Πιϑηκουᾖσσαι, Aenaria). − Isola di origine vulcanica che limita ad occidente il Golfo di Napoli. Sulla collina del Castiglione, situata sulla [...] geometrica greca.
Secondo Strabone (v, 247), lo stanziamento di Pitecusa è stato fondato da coloni di Eretria e di Calcide in Eubea che vissero in prosperità, finché una parte di essi abbandonò l'isola, prima per dissidi interni, poi spaventati ...
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DALLE CARCERI, Ivano
Anthony Luttrell
Appartenne ad una delle principali famiglie egemoni della Verona del tardo sec. XII, proprietaria - a quanto pare - di una casa nella piazza del Mercato, in un [...] chiaro quale terzo fu assegnato a ciascuno, ma forse Oreo nel Settentrione, pervenne a Pecoraro de' Pecorari da Mercanuovo, Calcide a Giberto da Verona e Caristo, nel Meridione, al D., mentre la città di Negroponte doveva essere tenuta congiuntamente ...
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TETRARCHIA
Arnaldo Momigliano
. Tetrarca (τετράρχης, tetrarches) è propriamente il capo della quarta parte di uno stato, cioè di una tetrade o tetrarchia. Tetrarchia in senso proprio si aveva dunque [...] dal 38 al 49 d. C. da un Soemo, e, in piccola parte, dal figlio Noaro fino al 53: poi annessa da Agrippa II. Una quarta di Calcide fu tenuta, ma col titolo di re, da Erode fratello di Agrippa I dal 41 al 48 d. C.: passò poi ad Agrippa II.
Bibl.: In ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] Damasco. La Siria restava senza sovrani: donde il moltiplicarsi di dinasti locali, tra cui quelli di Emesa e di Calcide (tra Libano e Antilibano). Damasco fu occupata dai Nabatei. E l'Egitto era troppo impotente per approfittare della situazione ...
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L'invenzione dello zero
Angelo Guerraggio
L’invenzione dello zero
Lo zero è entrato relativamente tardi a far parte del linguaggio matematico – attraverso la civiltà indiana e poi la cultura araba – [...] sempre il ruolo di segnaposto, ma nel iii e iv secolo cominciò a essere considerato anche come numero: Giamblico di Calcide (250 ca - 330 ca, filosofo di orientamento neoplatonico e neopitagorico, discepolo di Porfirio) intuì che in tale veste lo ...
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calcide1
càlcide1 s. m. [lat. scient. Chalcides, dal lat. class. chalcis -ĭdis, nome d’un serpente, gr. χαλκίς, der. di χαλκός «rame», per il colore]. – Genere di rettili del sottordine sauri, che comprende, tra gli altri, la luscengola (Chalcides...
calcide2
càlcide2 s. m. [lat. scient. Chalcis, dal gr. χαλκίς, nome di varî animali, der. di χαλκός «rame», con allusione al colore della pelle e delle penne]. – Genere di insetti imenotteri, parassiti di lepidotteri, ditteri e coleotteri.