BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] conclave, sulla disciplina ecclesiastica, sulla riforma del calendario; fanno a essi quasi da contrappunto la edizioni del primo periodo egli adottò un gotico già del Silber e un romano del Calvo; ma il più bello e singolare dei tipi è il corsivo ...
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COMMANDINO, Federico
Concetta Bianca
Nacque ad Urbino nel 1509 da Battista e Laura Bonaventura.
La sua famiglia, di nobile origine, aveva sempre mantenuto stretti legami con i duchi di Montefeltro: [...] ad uno del temi più discussi in vista della riforma del calendario, aggiunge il suo Liber de horologiorum descriprione, nel quale, . 581-583; F. Barberi, Paolo Manuzio e la stamperia del popolo romano (1561-1570), Roma 1942, pp. 118-119; A. P. Treweek ...
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BARTOLINI (Bartholino), Giovanni
Paola Zambelli
Nacque negli ultimi decenni del sec. XVI, probabilmente a Bologna, ove dovrebbe aver svolto anche i suoi studi universitari, sebbene i rotuli dei dottori [...] . Bartolomeo Cesi. Il B. continuò infatti a operare nell'ambiente romano dei Lincei, in una posizione di secondo piano, ma legato a di Gaffleo, che loda Copernico per la riforma del calendario, e usa i calcoli di Tyge Brahe perché più esatti ...
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FRATI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Bologna il 5 ag. 1815 da Giacomo, computista dell'amministrazione degli Spedali, e da Angela Rubini. Svolti gli studi regolari nella città natale, nel [...] pubblicato a Bologna un lavoro archeologico di buona qualità: Di un calendario runico della Pontifica Università di Bologna (mai prima decifrato), che monografie. Per l'archeologia: Dell'antico ponte romano sul Reno lungo la strada Emilia (Bologna ...
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BUTRICI (de Butricis), Massimo
Giuseppe Dondi
Le pochissime notizie che riguardano questo tipografo pavese, attivo a Venezia nel 1491-1492, derivano dai colofoni di sette delle nove edizioni a lui attribuite. [...] deve concludere che il B. non ha mai usato il calendario veneto.
La sequenza delle sue produzioni dovrebbe pertanto essere così stampa: tre gotici, di cui uno per titoli, e uno romano; tipi greci si trovano usati unicamente per qualche parola nel De ...
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fasti
s. m. pl. [dal lat. fasti, pl. (sott. dies), der. di fas (v.)]. – 1. Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Per estens., il termine...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...