VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] a partire per la Spagna, e che conteneva un calendario meteorologico per la navigazione: la stessa cosa erano forse ), p. 64 e la bibliografia in M. Schanz e C. Hosius, Geschichte der röm. Literatur, I, 4ª ed., Monaco 1927, p. 555; H. Dahlmann, in ...
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MERIDIANA (fr. méridienne; sp. reloj solar; ted. Sonnenuhr; ingl. dial, sundial)
Luigi GABBA
Luigi JACONO
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È, propriamente parlando, la linea retta, secondo cui il piano meridiano (determinato dall'asse [...] Secchi (Civiltà cattolica, fasc. 169), e conservato ora nel Museo nazionale romano, l'altro, scavato nel 1892, a Ierapoli (Mém. de la riforma gregoriana del calendario, il padre Egnazio Danti, per rendere evidenti gli errori del calendario giuliano e ...
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Divinità degli antichi Greci: una delle più complesse e multiformi figure dell'Olimpo greco; della quale, per altro, restano oscuri e incerti così l'etimologia del nome come la natura e il significato [...] giorno di ogni mese, e il quarto mese del calendario argivo portava il suo nome. Nato al mattino, prima Per l'E. Ludovisi: R. Paribeni, Le Terme di Diocl. e il Museo Naz. Rom., Roma 1928, n. 119. Per il rilievo di Orfeo ed Euridice: Guida del Museo ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] tempi a Granata, accoglie manākh e lo spiega "almanaque, calendario". Ma l'unico caso, a notizia dello scrivente, di di Londra del 1677; in Italia, bisogna arrivare all'Almanacco Romano del 1855. Il più celebre degli almanacchi è quello di Gotha ...
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MILETO (Μίλητος, Milētus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Goffredo BENDINELLI
Guillaume DE JERPHANION
Città sulle coste dell'Asia Minore alla foce del Meandro, abitata in età storica da coloni greci di stirpe [...] della madrepatria si riconosce dalle tradizioni religiose (culti, calendario, tribù) e politiche di Mileto che si di Pergamo, naturalmente come città autonoma. Il passaggio al dominio romano (133) segna un nuovo periodo di decadimento: Mileto sta per ...
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Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] cominciavano in periodi diversi dell'anno giuliano (v. calendario), è arbitrario e causa d'errori.
La , Die erste sizilische Expedition der Karthager, Dillingen 1913. Sull'annalista romano: Th. Mommsen, Fabius und Diodor, in Römische Forschungen, II, ...
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. Storia Antica. - È il nome della più antica ripartizione del popolo romano ai fini politici e militari. Secondo la tradizione, ne fu autore Romolo, il quale avrebbe diviso la cittadinanza fra le tribù [...] erano probabilmente il 24 marzo e il 24 maggio, che nel calendario portavano la sigla Q. R. C. F. (quando Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 239 segg.; P. Bonfante, Storia del diritto romano, 3ª ed., Milano 1923, I, p. 82 segg., 101 seg.; G. W. ...
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Divinità femminile italica, equivalente della greca divinità Artemis, così come Marte è l'equivalente di Ares. L'etimologia della parola è da riportarsi secondo alcuni a Diviana, da dius, divino (arcaico [...] Roma 1900, p. 1728 segg.) v.: L. Preller e H. Jordan, Röm. Mythologie, I, 3ª ed., Berlino 1881, p. 312 segg.; G. Wissowa Romains, Parigi 1889-90, II, p. 55 e passim; G. Mancini, Calendario Anziate, in Not. Scavi, 1921, p. 106; L. Morpurgo, Nemus ...
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RITO (lat. ritus)
Nicola Turchi
S'intende per rito la norma dell'azione sacra (cfr. il gr. τὸ δρώμενον) fissata dalla tradizione religiosa e diretta a intrattenere la comunicazione tra un individuo o [...] sacri, che separano i luoghi sacri dai profani; il calendario, che distingue i giorni festivi da quelli comuni; le partecipe, chi lo riceve, dell'autorità divina. Nel rituale romano la consacrazione di un tempio importa, oltre alla separazione del ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] Eucaristia; 3. dottrina del purgatorio; 4. dottrina del primato romano su tutta la Chiesa. L'imperatore, volendo stornare la discussione Latini riguardo ai sette sacramenti, ed accettavano il calendario latino per le principali feste dell'anno. Il ...
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fasti
s. m. pl. [dal lat. fasti, pl. (sott. dies), der. di fas (v.)]. – 1. Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Per estens., il termine...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...