Orologiaio (Piaski Luterskie, Lublino, 1811 - Ginevra 1877). Giunto in Svizzera dalla Polonia in seguito all'insurrezione antirussa del nov. 1831, trovò impiego in un laboratorio per la costruzione di [...] la Patek Philippe & Co. (1851), che grazie all'invenzione di Philippe fu la prima azienda a produrre orologi da polso (1868). P. introdusse nei suoi orologi anche il calendario perpetuo, lo split-seconds hand, il minute repeater e il cronografo. ...
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Scrittore mistico tedesco, nato a Fritzlar nello Hessen, vissuto fra la fine del sec. XIII e la prima metà del XIV. È probabilmente il medesimo che nel 1290 studiava a Bologna (v. G. C. Knod, Deutsche [...] Heiligen Leben (1343-49; 1ª ed. a stampa 1471), raccolta di prediche sulla vita dei santi, disposte secondo l'ordine del calendario e mescolate con meditazioni varie: secondo il Preger, il testo, che è degli anni 1343-49, sarebbe stato scritto non da ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] ore di luce del giorno nel corso di un anno di 360 giorni, adattato all’anno egiziano di 365 giorni, in un calendario in cui sono segnalati i giorni nei quali certe stelle appaiono o scompaiono dalla volta celeste, e che indica non soltanto i più ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] Venezia, p. 53.
70. W. Wolters, Storia e politica, p. 18 n. 1, che propone come architetto dei granai Filippo Calendario.
71. Giuseppe Cadorin, Pareri di XV architetti e notizie storiche intorno al palazzo ducale di Venezia, Venezia 1838, p. 187; e ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] : "acciò che la Santissima Croce più ben fosse venerata nel suo proprio loco con frequenza di Messe" (113). Il calendario di tutte le Scuole grandi prevedeva simili processioni, e a ogni occasione, la rete di solidarietà che univa reciprocamente i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] (il sistema bizantino in sé è del tutto indipendente dalla teoria greca e deriva da un sistema tonale, associato al calendario, di origini caldaiche).
I successivi sviluppi della teoria degli otto modi ecclesiastici si hanno con Reginone di Prüm, al ...
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ORE, Libro di
F. Manzari
Compendio di testi devozionali a uso dei laici, il cui nucleo centrale è costituito dall'ufficio della Vergine, le Horae Beatae Mariae Virginis, da cui trae il nome l'intero [...] produzione del codice, oppure di santi legati al committente, nonché gli obiit di componenti della sua famiglia. Quando il calendario è illustrato, le immagini utilizzate sono i segni dello Zodiaco e i lavori agricoli dei Mesi, come in un manoscritto ...
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BUTRICI (de Butricis), Massimo
Giuseppe Dondi
Le pochissime notizie che riguardano questo tipografo pavese, attivo a Venezia nel 1491-1492, derivano dai colofoni di sette delle nove edizioni a lui attribuite. [...] seguendo lo stile della natività i dati collimano perfettamente, si deve concludere che il B. non ha mai usato il calendario veneto.
La sequenza delle sue produzioni dovrebbe pertanto essere così ricostruita: al Buovo d'Antona del 5 genn. 1491 e ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] 'occamismo, scrisse vari trattati scientifici (parlò della rotazione della terra intorno al suo asse, prospettò la correzione del calendario; l'Imago mundi, che indicava la via per giungere attraverso i mari nell'Estremo Oriente, sarebbe stata letta ...
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(gr. Γάζερ; lat. Gazer) Città cananea della Palestina antica, nel sito odierno di Tell el-Gezer, a NO di Gerusalemme, presso il confine giordano. Fu conquistata da Giosuè, si alleò poi con i Filistei, [...] stele votive e altare, conserva traccia di cinte murarie e abitazioni dell’età del Bronzo e del Ferro. Sono stati trovati anche esemplari di ceramica filistea (5°-4° sec. a.C.) e un calendario agricolo in caratteri ebraici antichi (10° sec. a.C.). ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...