(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio [...] (344 a.C.), e fissata una festa alle calende di giugno. Presso il tempio si trovava, agli inizi del 3° sec. a.C., la zecca di Roma e l’epiteto passò a significare la moneta come mezzo di scambio. ...
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Divinità venerate dai Romani, specialmente nel culto privato presso il focolare domestico con Vesta e con i Penati. Il lare familiare vegliava sulle fortune della casa e a lui i membri della famiglia rendevano [...] culto quotidiano, specialmente alle calende, none, idi. Secondo la leggenda, riportata solo da Ovidio, i L. furono due gemelli nati dalla ninfa Lara.
Di origine etrusca, i L. erano in origine protettori della proprietà agraria, venerati nei crocicchi ...
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GROSSON (Grosson de Guentry), Paola
Carlo D'Alessio
Nacque a Bergamo l'11 genn. 1866 da Francesco Claudio, militare di carriera, e da Margherita Trolli.
Come era prassi nelle famiglie agiate dell'epoca, [...] Scena illustrata di Firenze, dove tenne, fino al 1914, una rubrica quindicinale di commenti politico-filosofico-letterari, Calende e idi. Il successo, raggiunto grazie alla vena argutamente polemica dei suoi articoli, le fece ottenere l'incarico ...
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Scrittore (Comiso 1920 - Vittoria, Ragusa, 1996). Esordì al termine di una lunga carriera di insegnante con il romanzo Diceria dell'untore (1981), ambientato in un sanatorio siciliano ove sono ospitati [...] romanzo; L'uomo invaso (1986), racconti; Il malpensante (1987), raccolta di aforismi; Le menzogne della notte (1988) e Calende greche (1992), romanzi. Ha pubblicato anche un Dizionario dei personaggi di romanzo: da Don Chisciotte all'Innominato (1982 ...
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BELLOTTI, Biagio Giuseppe Maria
Rossana Bossaglia
Nacque a Busto Arsizio il 26 febbraio 1714 da Leopoldo e da Comelia Ballarati.
Sembra che fosse nipote dei modesti artisti Ambrogio, Francesco e Biagio [...] 1925; P. Bondioli, Sculture di B. B., in Il Tempio, V (1929), n. 6; L. Milani, Gli affreschi di B. B. a Sesto Calende, ibid., pp. 183-189; G. Nicodemi, Diciassette disegni di B. B., Busto Arsizio 1932; Id., B. B., in Belvedere, XII(1934-37), pp. 120 ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] topi, il poeta paragonato a un rospo, l’acceleratore dell’automobile, il tandem, il treno e le tortore a Sesto Calende, il Cottolengo.
Con Satura e le raccolte successive, dopo circa quindici anni di produzione esclusivamente in prosa e giornalistica ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] metà, a tutto vantaggio del regno di Sardegna, il quale aveva portato la frontiera al Lago Maggiore, al Ticino da Sesto Calende fino al Po, da Pavia fino all'incontro del confine piacentino. Più tardi fu annessa Mantova col suo territorio allo stato ...
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calende
calènde (ant. calèndi) s. f. pl. [lat. calendae -arum, di origine incerta, forse connesso con il lat. calare, gr. καλέω («chiamare»); la forma calendi è dall’abl. calendis]. – Nella notazione romana (notazione che soltanto nel medioevo...
cal
– In termologia, simbolo della caloria. Con iniziale maiuscola, Cal è simbolo, ormai poco usato, della chilocaloria (1000 calorie), più esattamente indicata con il simbolo kcal.