SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] a cura di M. Collareta, D. Devoti, cat. (Cortona 1987), Firenze 1987; E. Taburet, Il San Galgano del Museo di Cluny e il calice dell'abbazia di San Michele di Siena: proposte per il ''Maestro di Frosini'', BArte, s. VI, suppl. 43, 1987, pp. 17-29; G ...
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VETRO
D.B. Whitehouse
La produzione vetraria del Medioevo europeo può essere suddivisa in tre distinte categorie, che sono state studiate con differenti metodologie. Il primo gruppo è rappresentato [...] e in Francia settentrionale, d'altra parte, il repertorio dei recipienti per bere era dominato da coppe con alti piedi conici, da calici con coppe nervate, stelo alto e sottile e piede a cono basso o a forma di campana. Artigiani del v. erano attivi ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] e nel rispetto dei dettami liturgici. L’altarea. mobile o portatile, spesso di legno o metallo, ha mensa costituita da una lastra di pietra, eventualmente contenente le reliquie, di sufficiente ampiezza per porvi il calice durante la messa. ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] . 8° sembra segnare un momento importante nel progresso sia tecnico sia artistico, che si riflette nell'attenta lavorazione del calice di Ardagh e della patena di Derrynaflan. La filigrana d'oro e gli smalti colorati risaltano su ampie superfici di ...
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PANDORA (Πανδώρα)
E. Simon
La prima donna mortale, l'"Eva" della mitologia greca, consorte del titano Epimeteo (Hesiod., Theog., 513; Op., 84 ss.) e madre di Pyrrha (Hyg., Fab., 142; Apollod., 1, 46); [...] del Pittore di Sotades, British Museum E 789: C.V.A., Gr. Brit., 232, 2; J. D. Beazley, Red-fig., 451, 8. Cratere a calice, British Museum E 467; Th. B. L. Webster, Niobiden Maler, tav. 14; J. D. Beazley, Red-fig., 420, 21. Cratere a volute di Oxford ...
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SARPEDONTE (Σαρπηδῶν, Sarpedon)
E. Paribeni
Eroe figlio di Zeus e di Europa, generalmente considerato principe di Creta e fratello minore di Minosse e Radamante. Tuttavia nelle apparizioni episodiche [...] indubitabile nel caso di due opere famose, la coppa del Pittore di Nikosthenes (British Museum E 12) e il cratere a calice del Pittore di Eucharides (Louvre G 168). Anche in questi due monumenti peraltro la tradizione figurata non è unitaria e rende ...
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HINTHIAL
G. Scichilone
Piuttosto che nome di una non precisabile divinità infera etrusca - come si è supposto in passato -, hinthial è da considerare come equivalente in etrusco di sostantivi greci [...] Parigi 1955, p. 264, n. 205, tav. 88, 3. Presso una figura femmnile intenta a specchiarsi, iscrizione: hinthial. - Cratere a calice a figure rosse da Vulci con scena di nèkyia: Parigi, Cabinet des Médailles 920: J. D. Beazley, Etruscan vase-Painting ...
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THEMIS (Θέμις, Themis)
F. Brommer
Divinità greca della legge e dell'ordine; viene già menzionata da Omero, nell'Iliade, senza però avervi una parte importante.
Nella Theogonia di Esiodo (v, 135) essa [...] , la mostra seduta su di un tripode, con Egeo in atto di consultare l'oracolo, stante dinanzi a lei; su di un cratere a calice, a Leningrado, è presente, con Hera, al giudizio di Paride; si vede in piedi, accanto a Bendis su di uno sköphos beotico, a ...
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STENEBEA (Σϑενέβοια)
E. Paribeni
La moglie del re Proitos (v.) che perseguita con il suo sciagurato amore e poi con la calunnia l'eroe Bellerofonte, è chiamata Anteia nell'epica e S. nella tragedia di [...] di sottintesa minaccia può vedersi nei due dipinti pompeiani (Wiener Vorlegeblätter, Ser. 8, 9, n. 2, 3). Un cratere a calice dell'Ermitage di Leningrado ci conserva invece in aspetti violenti e spettacolari la punizione dell'eroina: il corpo di S ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] . 48-51; M.C. Calvi, Il piatto d'argento di Castelvint, Aquileia nostra 50, 1979, coll. 353-416; P. Rugo, Il calice del diacono Orso, Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore 50, 1979, pp. 145-153; M. Doriguzzi, Archeologia Feltrina, ivi, pp. 154 ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...