(arabo khalīfa, «successore») Sommo monarca della comunità islamica universale (ummat al-islāmiyya). Secondo la dottrina ortodossa islamica, deve essere musulmano maggiorenne, sunnita, di condizione libera e discendente dei Quraish, la tribù di Maometto. (➔ anche califfato ...
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Mistico e santo musulmano (m. presso Mossul 1160 circa), discendente dalla famiglia califfale degli Omayyadi. La sua figura ha parte fondamentale nelle credenze e nel culto della setta mesopotamica degli [...] Yazīdī, presso i quali è detto Shaikh ῾Adī ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] del titolo di sceriffo) finirono con l’acquistare la preminenza in città, sostituendovi il governatore di nomina califfale. Ma questo governo locale fu soprattutto intento a sfruttare economicamente il pellegrinaggio, e accettò senza resistenza le ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] fondazione di quello abbaside, si diffuse verso Occidente, grazie a una predicazione aggressiva, all'erosione dell'autorità califfale, ma soprattutto all'avvento di eserciti mercenari di stirpe iranica e di fede sciita, che sostituirono completamente ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] artistica e commerciale in tutta Europa, conservando i segreti delle manifatture orientali. Dai due tipi di ceramica del periodo califfale derivarono quella prodotta a Malaga, Granada e Manises, di toni dorati e azzurri, e l’altra, verde con figure ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] ‛Adī, cioè ‛Adī ibn Musāfir (un grande ṣūfī musulmano morto nel 1161 d. C. circa), discendente della famiglia califfale ommiade e sostenitore dei suoi diritti, che diviene figura centrale della religione yazidica. Incarnazione degli altri angeli e ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] di Baghdad), dagli abitanti dello Hiǧāz e scritta dal filosofo mistico andaluso Ibn Sab῾īn, che riconosceva l'autorità califfale di al-Mustanṣir, definendolo "al-Mahdī", titolo già detenuto da Ibn Tūmart. Al-Mustanṣir portò avanti una politica di ...
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BAGHDAD
P. Cuneo
(Bagadia nei docc. medievali)
Od. capitale dell'Iraq, situata sulle sponde del Tigri, a poche decine di chilometri dall'Eufrate, nel punto di minore distanza tra i due fiumi.La città [...] nucleo storico della città moderna. Anche se privata del rango di capitale per ben due volte nel corso del sec. 9° (la sede califfale venne spostata a Merv dall'813 all'819 e a Samarra dall'836 all'892), B. rafforzò il suo ruolo di centro economico ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di quest’arte nell’islam. Impianti planimetrici e partiti decorativi simili si ritrovano in palazzi contemporanei di fondazione califfale costruiti nelle immediate vicinanze di Samarra (Qaṣr al-Giss e palazzo di al-Iṣṭabulāt). Nella ceramica si ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] Ḥamīd, ricoprente col manto idealistico degli ideali di Giamāl ad-dīn la propria politica tirannica e reazionaria. Le pretese califfali del sultano (v. sotto, cap. 4) dettero a questo fantasma un'illusoria base giuridica; la vanagloria e avventatezza ...
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