Afṭasidi Dinastia musulmana di Spagna che regnò a Badajoz dal 1027 al 1094. Sorta dalla dissoluzione del califfato di Cordova, dopo incessanti guerre interne con gli Abbadidi di Siviglia e con il Regno [...] cristiano di Castiglia e León fu abbattuta dall’invasione almoravide. Gli A. furono grandi mecenati di poeti e artisti ...
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Califfo abbaside (sec. 10º). Il suo regno (946-74) segna uno dei periodi di massimo esautoramento del califfato, essendo l'Iraq sotto l'effettivo dominio dei Buwaihidi, ed essendo negato da molti sovrani [...] vassalli della periferia il riconoscimento, anche formale, del sovrano abbaside. Obbligato ad abdicare in favore del figlio (974), morì poco dopo ...
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Nome arabo di quelle dinastie musulmane che regnarono in Spagna nel sec. 11º tra la caduta del califfato omayya de e l'invasione almoravide: tali gli Abbasidi di Siviglia, gli Hammuditi di Malaga, gli [...] Hudidi di Saragozza, ecc. Molte di queste dinastie, destinate politicamente a soggiacere alle forze unitarie degli imperi berberi d'Africa, ebbero una notevole importanza culturale come centri d'arte e ...
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Marco Lombardi
Affrontare il tema del terrorismo di matrice islamista nel 2015 significa necessariamente (pre)occuparsi dello Stato islamico (Is) e della sua penetrazione in Africa, Asia ed Europa attraverso [...] i 100 e i 200 si siano già trasferiti a combattere per Is in Libia.
Di questa consapevolezza strategica è lo stesso califfato a informarci con l’articolo di John Cantlie, reporter inglese ostaggio di Is, comparso su Dabiq (numero 9, 23 maggio 2015 ...
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xenoctono
agg. Che uccide chi è straniero.
• Non vi è nulla di più sciocco della adozione del termine «Califfato» da parte dei banditi xenofobi e xenoctoni dell’Isis. Il vero Califfato, quello di Bagdad, [...] con le sue diramazioni in Egitto, nel Nord Africa, nella Spagna meridionale, fu invece, nel IX secolo, un faro di cultura non solo tollerante, ma anche avido di aprirsi alle altre culture. Veicolo principale ...
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taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] dal Nord e quella almoravide dal Nordafrica vi posero fine. In una prima fase, fino alla metà del sec. 11° ca., i re di t. pretesero perlopiù di governare in nome di un’ipotetica investitura califfale; ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] avanti, n. 18.
Gli Sciiti (ahl ash-shī‛ah, ash-shī‛ah) sono i seguaci del partito (shī‛ah) di ‛Alī (il quarto califfo, morto nel 40 èg., 661 d. C.) e dei suoi discendenti diretti (ahl al-bait); essi ritengono che il vero successore di Maometto nel ...
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Sulayhidi
Dinastia sciita ismailita regnante sullo Yemen dal 1047 al 1138, in relazione politica e religiosa con il califfato fatimide egiziano. Vi appartenne la famosa regina ‛Arwa bint Ahmad, detta [...] «la piccola regina di Saba» (1067-1138) ...
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Grande popolazione dell’Arabia antica, appartenente al gruppo etnico meridionale. Stanziatasi in Siria, partecipò agli eventi che consolidarono il califfato omayyade (683). ...
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´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūn ar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfato di suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] lo stesso al-Amīn (813), prendendone il posto. Nel corso del suo califfato numerose furono le insurrezioni, sia da parte alide sia da parte degli stessi abbasidi; al-M. cercò una riconciliazione proclamando suo erede ῾Alī ar-Riḍā, ma il disegno fallì ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...