Zaid ibn 'Ali
Zaid ibn ‛Ali
Leader religioso musulmano (Medina 694 ca.-Kufa 740). Pronipote di ‛Ali ibn Abi Talib, è all’origine della setta sciita dedismo. Fratello di Muhammad al-Baqir, quinto imam [...] omayyade Hisham ibn ‛Abd al-Malik, chiedendogli di porre fine ai torti subiti. Messo in cattiva luce presso il califfo, Z. si rifugiò a Kufa, dove trovò un seguito fra gli Alidi ribelli. Postosi alla loro testa contro il governatore omayyade dell ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] Ḥikma di Baghdad.
Il Bayt al-Ḥikma era soprattutto una biblioteca, senza dubbio la prima biblioteca pubblica fondata durante il regno del califfo Hārūn al-Rašīd (r. 170-193/786-809); essa ricevette il suo maggiore impulso da al-Ma᾽mūn (r. 198-218/813 ...
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ṢAFFĀRIDI
Francesco Gabrieli
RIDI Breve dinastia musulmana, che comprende tre soli sovrani, e nel sec. III eg., IX d. C., ebbe dominio nel Sigistān (Persia orientale) e nel Fārs. Ya‛qūb figlio di un [...] cui appunto in quell'anno annesse Harāh, e il Fārs. Visto estendersi il suo potere, osò persino ribellarsi e marciare contro il califfo, ma fu sconfitto; morendo nel 265/878, lasciò il fratello ‛Amr a capo di un territorio che comprendeva si può dire ...
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Figlio secondogenito (Medina 626 circa - Karbalā' 680) di ‛Alī e di Fāṭima, figlia di Maometto. Dopo la rinunzia del fratello al-Ḥasan a ogni aspirazione califfale, i partigiani degli Alidi videro in lui [...] il legittimo pretendente, e quando salì al trono il califfo Yazīd indussero al-Ḥ. a recarsi a Kūfa e a insorgere contro gli Omayyadi: ma la rivolta fu repressa e al-Ḥ., scontratosi con pochi compagni a Karbalā' con le truppe governative, cadde ucciso ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] i khārigiti (v.) capostipiti degli odierni ibāditi (v.). In origine furono un partito politico sorto con le guerre civili che turbarono il califfato di ‛Othmān (23-35 ègira, 644-656 d. C.) e quello di ‛Alī (35-40 ègira, 656-661); poi alla questione ...
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Casa della sapienza (ar. Bayt al-hikma)
Casa della sapienza
(ar. Bayt al-ḥikma) Biblioteca califfale di Baghdad, inaugurata nel sec. 8° o 9°. Sulla sua origine e sul suo ruolo la critica ha molto discusso. [...] testi e manoscritti greci e siriaci raccolti a partire dal primo sec. 8°. Si sarebbe costituita come C. della s. sotto il califfo Hārūn al-Rashīd (m. 809), divenendo sotto al-Ma’mū´n una biblioteca aperta all’élite degli studiosi. Alla traduzione di ...
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Membri della comunità cattolica del Libano che dipendono dal patriarcato di Antiochia. Traggono il nome dall’anacoreta Marone (m. inizi 5° sec.), sulla cui tomba ad Apamea, presso l’Oronte, sorse un monastero, [...] dal 16° sec.) stabili famiglie di capi, che si trasmettevano ereditariamente l’autorità. I m. godettero sempre, sia sotto i califfi sia sotto i sultani musulmani, di autonomia civile e religiosa. Nel 1584 Gregorio XIII fondò a Roma un collegio per i ...
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(arabo Kerbelā’) Città dell’Iraq centrale (475.000 ab. nel 2003), a O del fiume Eufrate, a S di Baghdad. Sin dall’antichità la sua posizione geografica ne ha fatto uno dei massimi centri del traffico [...] Ḥusain («luogo del martirio di Ḥ.») è centro di culto e pellegrinaggio degli sciiti perché qui nel 61 egira (680) fu ucciso al-Ḥusain, figlio del califfo ‛Alī.
La città è capoluogo dell’omonimo governatorato (5034 km2 con 724.000 ab. nel 2003). ...
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HUNAIN ibn Ishaq
Michelangelo Guidi
Ioannitius del Medioevo occidentale; cristiano, medico e traduttore di opere filosofiche e mediche greche in siriaco e in arabo; nato in al-Hīrah, di famiglia nestoriana [...] al-Mutawakkil raggiunse l'apice della gloria; ma ebbe anche a soffrire persecuzioni, sia per la natura diffidente di quel califfo, sia per l'invidia dei suoi colleghi cristiani. Poi visse altri 20 anni in tranquillità, continuando la sua opera di ...
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Monaco a Gerusalemme (Damasco 560 circa - Gerusalemme 638), fu poi in Egitto, quindi a Roma con Giovanni Mosco, alla cui morte tornò in Palestina; fu eletto nel 634 patriarca di Gerusalemme, dove, durante [...] l'assedio, contribuì e incoraggiò alla difesa; poi negoziò la resa al califfo ῾Omar (637), ottenendo la libertà civile e religiosa ai cristiani mediante tributo. Combatté il monotelismo. Scrisse varie opere agiografiche. ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...