Emiro della Transgiordania, secondogenito dell'ex-re al-Husain del Higiāz; nato alla Mecca nel 1883, visse a Costantinopoli dal 1895 al 1908. Partecipò al movimento unionista turco e, tornato alla Mecca, [...] che sembra lo avesse, un tempo, destinato a succedergli, si deve in gran parte la proclamazione di quest'ultimo a califfo (1924).
Nonostante i dissensi coi suoi ministri, i favoritismi, la prodigalità, l'assolutismo, ‛Abd Allāh si mantiene sul trono ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] sue spese, ma che furono interrotti dalla morte di Romano, e poi ripresi e conclusi da Michele IV con il nuovo califfo al-Mustansir nel 1037-1038; nonché considerando le testimonianze dei pellegrini di quegli anni, che alludono all’edificio come già ...
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di Ludovico Carlino
Se il 2014 può essere considerato l’anno della definitiva ascesa dello Stato islamico (Is), la storia del gruppo affonda le radici in un percorso militante decennale, accelerato dal [...] jihadismo globale, con varie fazioni rimaste attorno all’orbita di al-Qaeda e altre che hanno proclamato la loro fedeltà al califfo Abu Bakr.
Sono diversi i fattori che spiegano l’ascesa dello Stato islamico. In primo luogo, il gruppo controlla una ...
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Alessandria d'Egitto
Alessandria d’Egitto
Città fondata da Alessandro Magno (332-331 a.C.), appena conquistato l’Egitto, durante il suo viaggio per visitare l’oracolo di Ammone, nell’oasi di Siwa. Il [...] dal generale ‛Amr ibn al-‛As dopo un lungo assedio. Apocrifa è la storia dell’incendio della biblioteca ordinato dal califfo ‛Umar ibn al-Khattab, così come la notizia di distruzioni compiute dai conquistatori, che tuttavia riusarono nel tempo molti ...
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Sovrani arabi di Spagna, che regnarono a Siviglia dal 414 al 482 dell'ègira (1023-1091 d. C.). Il fondatore della dinastia, Abū 'l-Qāsim Muḥammad I, ibn ‛Abbād, occupava la carica di qāḍi ("giudice"), [...] , costituendo un piccolo regno autonomo parallelo a quelli che nel resto della Spagna musulmana sorsero sulle rovine del califfato. Ingranditosi in seguito a guerre fortunate contro gli stati rivali (nelle quali si distinse specialmente il figlio di ...
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ZAIDĀN, Giurgī (Giorgio)
Francesco Gabrieli
Poligrafo e giornalista arabo cristiano, nato a Beirut il 14 dicembre 1861, morto al Cairo il 21 agosto 1914. Visse la maggior parte della vita al Cairo, dove [...] particolarmente fortunato fu L'ultimo mamelucco. Cairo 1891 (trad. ted. di M. Thilo, Barmen 1917); inoltre La sorella del Califfo (trad. franc., Parigi 1912), Se Dio vuole, ecc. Libri poetico-scientifici alla Michelet su I miracoli della natura e La ...
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L'Asia islamica. Altopiano iranico
Martina Rugiadi
Roberta Giunta
A. David H. Bivar
Maria Vittoria Fontana
Francesca Leoni
Maria Antonietta Marino
Claire Hardy-Guilbert
Stefano Carboni
Rémy Boucharlat
Altopiano [...] safavide") ‒, che sia Abu Nuaym (I, p. 17) sia al-Mafarrukhi (p. 62) fanno risalire al 919/20, all'epoca del califfato di al-Muqtadir; questi locali sarebbero stati destinati a luoghi di riunione per ṣūfī e scienziati, a una biblioteca, ad ambienti ...
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ERZERUM
P. Cuneo
(gr. ΘεοδοσιόπολιϚ; armeno Karin, Karnoi Kaghak; arabo Qālīqālā; turco Erzurum)
Città della Turchia orientale, capoluogo della prov. omonima, la cui denominazione deriva dall'arabo [...] e più volte passata di mano tra Arabi e Bizantini tra il 653, allorché cadde per la prima volta in mano del califfo ῾Uthmān b. ῾Affān, e il 949, anno in cui i Bizantini la ripresero restandovi poi fino alla conquista definitiva dei Selgiuqidi d ...
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di Andrea Plebani
Gli eventi dell’11 settembre hanno segnato profondamente gli equilibri del Ventunesimo secolo, proiettando la minaccia jihadista – o meglio, la rivisitazione moderna del jihad armato [...] ’ che per anni è stato feudo esclusivo di al-Qaida e che ora pare rispondere molto più favorevolmente al richiamo del nuovo ‘califfo’ che a quello del successore di Osama bin Laden, anche in virtù di un uso dei media, della violenza indiscriminata e ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] . Si è così riconosciuta massimo centro di produzione, nella seconda metà del secolo X, Cordova, splendida sede del califfato ommiade. Gli oggetti usciti dalle sue officine si distinguono per la ricca fantasia decorativa, per cui - influsso, forse ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...