GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] descrizioni fantastiche di un genere che realmente esisteva in Baghdād. Fu particolarmente celebre la "Casa dell'albero", costruita dal califfo al-Muqtadir, che aveva posto un albero d'oro e d'argento con uccelli artificiali sui rami, in mezzo a ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] C. organizzò una spedizione in Spagna nel 778; forse lo seducevano le promesse del governatore arabo di Barcellona, ribellatosi al califfo di Cordova. Nel sec. IX si pensò che C. fosse stato sollecitato dai cristiani sudditi dei Saraceni; ma la voce ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] primo cultore arabo d'alchimia un principe appartenente alla stirpe degli Omayyadi (od Ommiadi), figlio di Yazīd, il secondo califfo di quella dinastia: Khālid ibn Yazīd, il "Calid filius Gezid filii Madoya" (cioè Mu‛āwiyah) di nostri testi medievali ...
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Figlio cadetto di Folco d'Angiò, re di Gerusalemme (1131-1155), e di Melisenda, primogenita di re Baldovino II, nacque verso il 1135. Succeduto al fratello maggiore Baldovino III, fu incoronato il 12 febbraio [...] comparve nel Delta (gennaio 1167), si unì con Shāwar e mosse a cercare il nemico, poi, assicuratosi di Shāwar e del califfo con un nuovo trattato d'alleanza, inseguì Shīrkūh lungo il Nilo, quindi ritornò al Cairo e, rinnovate le forze, bloccò ...
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SIMEONE I il Grande, arconte dei Bulgari, dall'888 imperatore (zar) dei Bulgari e dei Greci
Saul Mézan
Terzogenito del principe Boris Michele, fu educato a Bisanzio. Siccome i Bizantini intrȧlciavano [...] 922 riapparve nuovamente alle porte di Costantinopoli. Nel 923 s'impadroni di Adrianopoli e iniziò delle trattative d'alleanza col califfo Fatlum, ma si vide minacciato dalla rivolta dei Croati e degli Slavi di Zahlumje (Erzegovina). In seguito a un ...
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SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] la città fondata dagli Omayyadi nei pressi di Córdova nel 936, e nell'estensione della Grande moschea di Córdova, ordinata dal califfo al-Ḥakam II (961-976), coperta da un s. a pannelli splendidamente scolpiti e dipinti. La Grande moschea a Kairouan ...
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MADRID
A. Franco Mata
(arabo Majrīṭ)
Città capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima, nella regione della Castiglia Nuova, M. sorge sulla meseta alle pendici meridionali della Sierra [...] califfale, di lino finissimo, con piccole figure di bevitori, quadrupedi e uccelli, e con un'iscrizione cufica che acclama il califfo Hishām II - rinvenuto in una chiesa di San Esteban de Gormaz (Soria), è stato datato intorno all'anno Mille -, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine dell’Impero ottomano e la disgregazione che ne è conseguita ha eroso un equilibrio [...] dopo, nel 1924, Mehmet VI abbandona anche il titolo di califfo. Con la pace di Losanna del 1923 la nuova Turchia riacquista gli arabi contro il sultano turco, che è peraltro anche califfo e quindi anche capo dei musulmani sunniti. La prospettiva è ...
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Vedi ABU MENA dell'anno: 1973 - 1994
ABU MENA (Karm Abu Mena)
H. Torp
Santuario nazionale dell'Egitto cristiano a circa 45 km a SO di Alessandria e mèta di innumerevoli schiere di pellegrùii di ogni [...] dei rivestimenti dei muri, dei pavimenti e di ogni altro materiale da costruzione di valore da un certo Lazzaro, emissario del califfo al-Mutasim, che aveva bisogno di materiale da costruzione per la sua nuova capitale Samarra. Il tempio fu in parte ...
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È l'arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, basandosi su apposite conoscenze scientifiche e osservando speciali disposizioni della Farmacopea (v.). Nei tempi remoti farmacia e medicina [...] secolo VIII per opera degli Arabi. Secondo A. Kopp la prima farmacia pubblica fu aperta in Baghdād al tempo del califfo al-Mansūr; la prima farmacia ospedaliera sarebbe quella dell'ospedale del Cairo, fondata nell'873. Nel Medioevo la farmacia viene ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...