CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] Hafsīde al-Mustanşīr in Ifrīqiya (l'odierna Tunisia). Lo Hafsīde, che dopo la distruzione del califfato di Baghdad nel 1258 era stato riconosciuto califfo per breve tempo, era filosvevo nonostante fosse stato tributario dei re svevi di Sicilia. Pare ...
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L'Asia islamica. Asia Centrale
Elizaveta G. Nekrasova
Nina B. Nemceva
Carlo Lippolis
Asia centrale
di Elizaveta G. Nekrasova
Il termine geografico Asia Centrale è entrato in uso dopo la suddivisione [...] punto di confluenza, dove ha origine l'Amu Darya. Nel 737 il Khuttalian fu conquistato dai musulmani e annesso al califfato. Nel IX-X secolo la regione apparteneva ai Samanidi, sebbene fosse di fatto governata dalla locale dinastia dei Banijuridi.
Le ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] e alla loro corte. È il caso, tra gli altri, del complesso di Qaṣr al-Khayr al-Sharqī (Siria), costruito dal califfo Hishām nel sec. 8°, dove è riconoscibile - all'interno di un recinto minore - una serie di unità abitative indipendenti, quasi ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] a questi ultimi anche nei casi del primo tipo.Le fonti riportano che, sull'esempio della Grande moschea di Medina, ricostruita dal califfo ῾Umar nel 638, anche quella di ῾Amr del Fusṭāṭ al Cairo (641-642) e i primi interventi omayyadi in più antiche ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] il pellegrinaggio), un'opera che il medico cristiano Qusṭā ibn Lūqā redasse per un alto funzionario della corte del califfo, essendo impossibilitato ad accompagnarlo di persona nei luoghi santi dell'Islam. Il cristiano Ibn Buṭlān compilò invece un ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] di Ali") nasce da una disputa sulla successione a Maometto. Per i Sunniti i primi successori di Maometto (detti Califfi, da Khalifah, "successore") erano legittimi; invece per gli Sciiti l'unico successore legittimo del Profeta era suo cugino Ali ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] al fatto che la stesura del Testo e la sua canonizzazione costituiscono un atto di decisione politica presa da un califfo 'ben-guidato' come 'Uthmān, già implicato nella disputa violenta sul problema della successione del Profeta; mentre, infine, la ...
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La terra dei puri
L’instabilità del Pakistan
di Francesca Marino
18 febbraio
L’opposizione vince le consultazioni indette per eleggere i membri dell’assemblea nazionale pachistana: 87 seggi vanno [...] in effetti una minaccia diretta al consolidamento del peso geopolitico del Pakistan e la fine del vecchio sogno del grande califfato islamico esteso fino al Medio Oriente, perseguito dall’Inter-Service Intelligence (ISI) e da tutti i governi passati ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] dell'Oriente e dell'Egitto a partire dagli anni intorno all'800. Non è invece noto da quale data la cancelleria dei califfi, che adottò molto precocemente la carta, sostituì il s. attaccato al documento con l'impronta del s. in inchiostro nero o ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] hanno svolto un ruolo determinante nelle traduzioni in arabo delle opere di logica aristotelica. Così, per esempio, il califfo al-Mahdī (775-785) commissionò al patriarca nestoriano Timoteo I (780-823), con il quale intratteneva buoni rapporti ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...