Scrittore e scultore greco nato verso il 295 a. C. a Caristo nell'Eubea. Discepolo del filosofo Menedemo di Eretria, visse ad Atene e, per invito di Attalo I, a Pergamo dove collaborò con altri scultori [...] Diogene Laerzio), biografie, in stile semplice e vivace, di filosofi contemporanei. Sotto il nome di A. ci è giunta una Raccolta di storie meravigliose in 5 libri, compilazione delle Meraviglie di Callimaco e della Storia degli animali di Aristotele. ...
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Nell’antica Grecia si designava con il termine πανήγυρις ogni assemblea aperta a tutti e riunita essenzialmente per motivi agonistico-sacrali. Durante tali celebrazioni si tenevano i discorsi a cui si [...] 388 a.C.), il Panegirico e il Panatenaico di Isocrate. In età alessandrina maggiori rappresentanti del p. in versi furono Callimaco e Teocrito. Come celebrazione di città e di popoli si ebbero, durante la seconda sofistica, il Panatenaico e l’Encomio ...
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APOLLONIO RODIO (᾿Απολλώνιος ὁ ῾Ρόδιος)
A. Pertusi
Poeta ed erudito nato ad Alessandria o a Naucrati verso il 295 a. C., scolaro di Calimaco, dimorò lungamente a Rodi, di cui divenne cittadino ed ove [...] ss., Seaton). Secondo un'antica tradizione, A. si sarebbe allontanato da Alessandria per un dissidio sorto fra lui e Callimaco circa la concezione poetica, dopo aver fallito in una pubblica lettura del suo poema; il quale sarebbe stato pubblicato a ...
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La tavoletta di legno che gli antichi Greci usavano per far conti o per scrivere, se spalmata di cera, oppure per dipingervi. P. era detta anche la tavoletta per il voto che ricevevano in Atene gli Eliasti: [...] di cataloghi, indici, imagines ecc., raccoglieva elenchi di opere letterarie, o di autori, sull’esempio dei Pìnakes di Callimaco, immenso catalogo ragionato della letteratura greca in 120 libri, ordinato per categorie, di cui restano scarsi frammenti ...
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Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] ; dovette vivere abbastanza a lungo a Coo, che mostra di conoscere bene, e fu anche ad Alessandria, dove strinse amicizia con Callimaco. Nei suoi carmi si trovano accenni a Gerone II di Siracusa, quando era ancora stratego (perciò attorno al 275) e a ...
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1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] Le Chiliadi in 5 libri contenevano profezie di oracoli, le Imprecazioni (᾿Αραί) contro il ladro di un vaso imitavano l'Ibis di Callimaco. Fu ammirato e imitato tra i Greci e in Roma, dai poetae novi, detti per questo da Cicerone, con ironia, cantores ...
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CILLENIO, Berardino (Berardinus o Bernardinus, Cyllenius; Berardinus Veronensis)
Gianni Ballistreri
Probabilingnte nacque a Verona verso la metà del sec. XV.
Quasi nulla sappiamo di lui, e il cognome [...] imprecisabile il C. venne a Roma, dove entrò a far parte dell'accademia di Pomponio, e fu coinvolto nella "congiura" di Callimaco e nella conseguente persecuzione di Paolo II. A forse il C. quel Bernardo che agli inizi del 1467 il Platina, in una ...
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EMILIANO, Giovanni Stefano, detto il Cimbriaco
Maurizio Moschella
Nacque intorno alla metà del sec. XV a Vicenza.
Sulla famiglia e laAata di nascita dell'E. non vi sono certezze definitive. A. Zeno [...] del re di Polonia, Casimiro IV Iagellone presso la Repubblica veneta. L'E. mantenne sempre buoni rapporti di amicizia con Callimaco, di cui nel 1489, su invito del capitano di Pordenone Giorgio Elacher e di Princivalle Mantica, curò l'edizione di ...
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Poeta giambico greco (seconda metà sec. 6º a. C.), di Efeso. Per aver preso parte alla lotta contro i tiranni della sua città, dovette esulare a Clazomene, dove passò il resto della sua vita. La tradizione [...] metro più frequente è il coliambo, o giambo zoppo, detto anche scazonte o ipponatteo. I. ebbe molta fortuna presso i comici, e nell'età ellenistica presso Fenice di Colofone, Callimaco, Eroda; in Roma, tra i neoteroi, presso Calvo, Cinna e Catullo. ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] più chiaramente liriche e i. furono introdotti anche nelle tragedie. Particolare importanza ebbe l’i. nell’età alessandrina, in cui Callimaco tornò alla forma esametrica (in un i. adottò il distico elegiaco); e in esametri sono gli i. orfici (che ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...