La tavoletta di legno che gli antichi Greci usavano per far conti o per scrivere, se spalmata di cera, oppure per dipingervi. P. era detta anche la tavoletta per il voto che ricevevano in Atene gli Eliasti: p. ekklesiastikòs era detto il registro o lista degli aventi diritto a intervenire all’assemblea.
In archeologia, si usa chiamare pìnakes le tavolette fittili votive con rappresentazioni a rilievo, come quelle trovate in gran numero a Locri. Pinacografia Nell’uso filologico, quella produzione erudita dell’antichità greca e romana che, sotto forma di cataloghi, indici, imagines ecc., raccoglieva elenchi di opere letterarie, o di autori, sull’esempio dei Pìnakes di Callimaco, immenso catalogo ragionato della letteratura greca in 120 libri, ordinato per categorie, di cui restano scarsi frammenti dai papiri di Ossirinco.