Ingegnere e scrittore militare (n. Siena 1381 - m. 1458 circa). Secondo alcuni autori preparò un progetto di difesa di Roma per papa CallistoIII, fondato sul sistema bastionato. Un suo trattato rimasto [...] manoscritto, De machinis libri decem, contiene interessanti disegni ed è della massima importanza per lo studio della storia delle armi da fuoco ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] VII (1404-1406); Gregorio XII (1406-1415); Martino V (1417-1431); Eugenio IV (1431-1447); Niccolò V (1447-1455); CallistoIII (1455-1458); Pio II (1458-1464); Paolo II (1464-1471); Sisto IV (1471-1484); Innocenzo VIII (1484-1492); Alessandro ...
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Famiglia di Corneto (Tarquinia), i cui membri cominciarono a esercitare potere quasi di signori sulla città dal principio del sec. 14º. Manfredo combatté nel 1346 a Roma alla testa dei Cornetani in favore [...] vescovo di Corneto e Montefiascone. Si distinsero pure Pietro, castellano della Rocca di Civitavecchia (1440), e Carduzio, oratore presso CallistoIII. Trapiantati a Roma nel sec. 16º, i V. si estinsero in linea maschile nel sec. 17º; eredità e nome ...
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Finanziere francese (Bourges 1395 circa - Chio 1456); consigliere e finanziatore di Carlo VII re di Francia, fece centro della sua attività Montpellier, e organizzò grandi imprese di commercio nel Levante, [...] a Roma presso Niccolò V, che ne proclamò ufficialmente l'innocenza. Fu poi al seguito della spedizione antiturca promossa da CallistoIII. Fu anche munifico mecenate; il suo palazzo a Bourges (compiuto nel 1453) è uno dei più notevoli monumenti dell ...
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Predicatore francescano (Lecce 1425 circa - ivi 1495). Dapprima osservante, poi (dal 1454) conventuale, nel 1457 fu inviato da CallistoIII a predicare la Crociata in Lombardia e nel Monferrato; predicò [...] poi nel Veneto, a Bologna, a Genova e dal 1470 sempre più nell'Italia meridionale (specialmente a Napoli e a Lecce), dove strinse stretti legami con la casa d'Aragona. Nel 1475 Sisto IV lo creò vescovo ...
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Nobile spagnolo (Játiva tra il 1430 e il 1433 - Civitavecchia 1458); figlio di Isabella, sorella di CallistoIII e di Jofré de Borja y Doms, dovette la sua fortuna allo zio pontefice. Fu fatto castellano [...] (1456); ebbe il governo di molte città umbre e del Patrimonio di San Pietro, fu prefetto di Roma (1457) e vicario di Benevento e di Terracina. Forse era destinato ad una corona, quando la morte di CallistoIII (6 ag. 1458) troncò la sua fortuna. ...
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Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] di Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto CallistoIII, successo a Niccolò, compenso adeguato, girò inutilmente varie città per vendere i codici, che andarono così o dispersi ...
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Figlio (sec. 12º) di Pietro I, ricevette la prefettura (1167) da Federico Barbarossa, in compenso dell'aiuto dato a questo dal padre. Cercò inutilmente di ottenere la signoria di Tuscolo e di allargare [...] il suo dominio sulla Tuscia. Dopo la pace stipulata tra Federico e papa Alessandro III, si ritirò in Viterbo con l'antipapa CallistoIII, finché, accortosi dell'inutilità della ribellione, si sottomise ottenendo dal papa l'investitura dei suoi beni. ...
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Architetto e intagliatore (Firenze 1428 - ivi 1495), fondatore della scuola fiorentina di tarsia. A Roma (1458) lavorò al catafalco per CallistoIII in S. Pietro e negli appartamenti di Pio II. Nel 1474 [...] eseguì gli stalli del duomo di Pisa. Dal 1475 al 1480 lavorò insieme con Giuliano da Maiano in Palazzo Vecchio. Nel 1485, collaborò alla fortificazione di Pietrasanta. Costruì (dal 1491) la fortezza di ...
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Prelato e diplomatico (n. Venezia - m. ivi 1493). Protonotario apostolico, vicecamerario del papa, fu nominato (1458) arcivescovo di Creta da CallistoIII. Inviato poi da Pio II come legato a Giorgio di [...] Poděbrady re di Boemia (gennaio 1462), riuscì a concludere con quel sovrano un effimero accordo. Legato ancora in Boemia e poi in Polonia (1469), non trascurò le cure della sua arcidiocesi, celebrando ...
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