CARLOTTA di Lusignano, regina di Cipro
Angela Dillon Bussi
Nacque forse a Cipro da Giovanni II re di Cipro e re titolare di Gerusalemme e di Armenia, e da Elena Paleologo figlia del despota di Morea [...] favorevole ad un nuovo accasamento di Carlotta.
Veramente una proposta di matrimonio era partita da Roma (1457), da parte di papa CallistoIII, cui sarebbe riuscito gradito dare C. in moglie ad un proprio nipote. Sul nome di costui non vi è accordo ...
Leggi Tutto
BORGIA, Giovanni, duca di Gandía
Gaspare De Caro
Nacque nel 1476, presumibilmente a Roma, da Vannozza Catanei e dal cardinale Rodrigo Borgia, il futuro pontefice Alessandro VI, come testimoniano una [...] al consolidamento della potenza familiare nella gerarchia ecclesiastica, che aveva cominciato a stabilirsi sin dal pontificato di CallistoIII, il B. ebbe inizialmente un ruolo secondario. Al primogenito Pier Luigi, infatti, spettava, nei disegni di ...
Leggi Tutto
BORGIA, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Játiva, presso Valenza, da Pedro Guillen Lanzol de Romani, barone di Villalonga, e da Juana Borja, nipote di Alonso, poi papa CallistoIII, e sorella di Rodrigo, [...] famiglia materna e si spiega non con un atto formale di adozione, ma con l'uso, divenuto generale tra i collaterali di CallistoIII e di Alessandro VI. La data di nascita è da collocare presumibilmente nel 1446. Secondo l'Oliver y Hurtado - ma anche ...
Leggi Tutto
Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e CallistoIII, [...] ma ebbe scarsa influenza sotto Pio II. Pontefice (30 ag. 1464), non rispettò la capitolazione elettorale da lui firmata e giurata, che tendeva a diminuire il potere del papa a vantaggio del Sacro Collegio ...
Leggi Tutto
Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e CallistoIII. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] per la spietata vendetta che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso ...
Leggi Tutto
Famiglia di Corneto (Tarquinia), i cui membri cominciarono a esercitare potere quasi di signori sulla città dal principio del sec. 14º. Manfredo combatté nel 1346 a Roma alla testa dei Cornetani in favore [...] vescovo di Corneto e Montefiascone. Si distinsero pure Pietro, castellano della Rocca di Civitavecchia (1440), e Carduzio, oratore presso CallistoIII. Trapiantati a Roma nel sec. 16º, i V. si estinsero in linea maschile nel sec. 17º; eredità e nome ...
Leggi Tutto
Finanziere francese (Bourges 1395 circa - Chio 1456); consigliere e finanziatore di Carlo VII re di Francia, fece centro della sua attività Montpellier, e organizzò grandi imprese di commercio nel Levante, [...] a Roma presso Niccolò V, che ne proclamò ufficialmente l'innocenza. Fu poi al seguito della spedizione antiturca promossa da CallistoIII. Fu anche munifico mecenate; il suo palazzo a Bourges (compiuto nel 1453) è uno dei più notevoli monumenti dell ...
Leggi Tutto
Predicatore francescano (Lecce 1425 circa - ivi 1495). Dapprima osservante, poi (dal 1454) conventuale, nel 1457 fu inviato da CallistoIII a predicare la Crociata in Lombardia e nel Monferrato; predicò [...] poi nel Veneto, a Bologna, a Genova e dal 1470 sempre più nell'Italia meridionale (specialmente a Napoli e a Lecce), dove strinse stretti legami con la casa d'Aragona. Nel 1475 Sisto IV lo creò vescovo ...
Leggi Tutto
Nobile spagnolo (Játiva tra il 1430 e il 1433 - Civitavecchia 1458); figlio di Isabella, sorella di CallistoIII e di Jofré de Borja y Doms, dovette la sua fortuna allo zio pontefice. Fu fatto castellano [...] (1456); ebbe il governo di molte città umbre e del Patrimonio di San Pietro, fu prefetto di Roma (1457) e vicario di Benevento e di Terracina. Forse era destinato ad una corona, quando la morte di CallistoIII (6 ag. 1458) troncò la sua fortuna. ...
Leggi Tutto
Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] di Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto CallistoIII, successo a Niccolò, compenso adeguato, girò inutilmente varie città per vendere i codici, che andarono così o dispersi ...
Leggi Tutto