Teologo protestante (Kaufbeuren 1524 - Heidelberg 1569); allievo di Melantone a Wittenberg (1542), insegnò in quella stessa università passando poi a Erfurt e infine a Jena (1548), ove iniziò (1558 circa) [...] subito dopo a Lipsia, fu costretto (1567) a lasciarla per avervi insegnato una dottrina eucaristica di tipo calvinista. Passato al calvinismo in Amberg, divenne poi prof. di etica a Heidelberg. Polemista vivace, si ricordano di lui specialmente i ...
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WEBER, Georg
Koppel Pinson
Storico tedesco, nato il 10 febbraio 1808 a Bergzabern, nel Palatinato renano, morto il 10 agosto 1888 in Neuenheim presso Heidelberg. Dopo avere insegnato numerosi anni privatamente, [...] studio biografico Fr. Christian Schlosser, der Historiker (Lipsia 1876). Pubblicò inizialmente qualche studio sulla storia del calvinismo e sulla storia ecclesiastica dell'Inghilterra. È noto specialmente per le sue tre storie universali di carattere ...
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Nato il 15 febbraio 1620 a Kölln, sulla Sprea, non fu educato alla corte paterna, a causa dei torbidi sollevati dalla guerra dei Trent'anni, e trascorse invece gli anni di studio (1634-37) nei Paesi Bassi, [...] , suo parente. Qui non solo venne acquistando larghe vedute e conoscenze, ma si appropriò anche lo spirito attivo del calvinismo. Richiamato in patria contro il suo volere, veniva tenuto in disparte da tutti gli affari, si che alla sua assunzione ...
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MARCA, Pierre de
Giuseppe Martini
Nato a Gan, nel Béarn (Bassi Pirenei), il 24 gennaio 1594, da nobile famiglia forse d'antica origine spagnola, fece i suoi studî ad Auch e a Tolosa, dopo i quali fu [...] , il M. fu chiamato a esserne il presidente: e ciò perché egli, difensore della fede cattolica in un paese guadagnato al calvinismo, godeva la più completa fiducia del re. Negli anni successivi, il M. acquistò cariche e onori nuovi: nel 1639, fu ...
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Nacque a Pau il 14 dicembre 1553 da Antonio di Borbone (v.) e da Giovanna d'Albret (v.). La morte immatura del padre (1562) lo fece a nove anni capo della casa di Borbone e primo principe del sangue. Divenne [...] che il partito cattolico era già accaparrato dai Guisa, a mettersi alla testa del partito ugonotto (ritornò ufficialmente al calvinismo il 13 giugno 1576). Riuscì nell'impresa, nonostante la tenace opposizione del Condé, salito al primo posto durante ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] (per opera di Juan de Valdés e poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò nel 1536 Calvino), Lucca (con Pier Martire Vermigli e Celio Secondo Curione) e Venezia. Sul piano ecclesiastico, non si ebbe la costituzione di una ...
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REJ z NAGŁOWIC, Mikołaj
Giovanni Maver
Scrittore polacco, nato a Zórawno presso Halicz il 4 febbraio 1505, morto verso la fine del 1569. Oriundo da famiglia nobile, frequentò diverse scuole sino all'età [...] , per la sua attività letteraria, titoli e beni. Passato al luteranesimo nel 1540, divenne più tardi un appassionato propagandista del calvinismo.
Nel R. affluiscono e da lui ricevono nuova ampiezza di contenuto e di stile le correnti medievali della ...
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Città della Francia settentrionale, nel dipartimento Seine-et-Marne.
Antica capitale dei Meldi, dal 3° sec. sede vescovile, vi si tennero vari concili. La città si sviluppò nell’Alto Medioevo intorno a [...] di Foix: per rappresaglia la città stessa fu incendiata. Conquistata dagli Inglesi nel 1422, tornò francese nel 1439. M. aderì al calvinismo, subendo per questo una violenta repressione (1572), pari a quella parigina della notte di s. Bartolomeo. ...
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Teologo calvinista (Sauvetat-du-Dropt, Lot-et-Garonne, 1619 - Aia 1687). Pastore e professore di teologia. Difensore fermo della libertà dei calvinisti, fu costretto ad un continuo peregrinare fino a rifugiarsi [...] Come teologo ha lasciato un notevole Traité de l'Eucharistie (1668); la parte più cospicua delle sue opere è in forma polemica in dottissime e acute risposte a Arnauld e a Nicole. È con Jurieu la figura più notevole del secondo calvinismo francese. ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] Michele Antonio, signore di Santena. Per parte di madre, Adele di Sellon, che nell'ottobre del 1811 abiurò al calvinismo per farsi cattolica, Camillo era imparentato con l'aristocrazia protestante e liberale di Ginevra, dove ebbe specialmente cari i ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...