Terza città dell'Ungheria per numero di abitanti (dopo Budapest e Seghedino) e il centro maggiore dell'Alföld a est del Tibisco, posta nella parte orientale dello stato, in regione fertile e ben coltivata, [...] (aumento 11,3% nel decennio, dovuto in gran parte all'immigrazione). La venuta di molti cattolici ed ebrei ha fatto diminuire le percentuali dei calvinisti (95,9% nel 1836, e 65,7% nel 1920; i cattolici sono il 19,2%; gli Ebrei il 9,8). Nel decennio ...
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ŁASKI, Jan
Jan Dabrowski
Riformatore polacco, nato a Łask nel 1499, morto l'8 gennaio 1568 a Pińczów. Figlio maggiore del palatino di Sieradz, Jarosław Ł., deve la sua educazione allo zio, arcivescovo [...] fece partecipare al governo della chiesa un gran numero di laici; nella questione della Cena condivise i principî di Calvino; ripudiò la parte esteriore del culto e soprattutto ogni dogmatismo. Dopo la morte della regina Maria, Ł. dovette abbandonare ...
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SANSEVERINO, Ferrante
Luca Addante
– Nacque il 18 gennaio 1507 a Napoli, da Roberto – principe di Salerno, conte di Marsico e signore d’altri feudi – e da Marina d’Aragona, dei duchi di Villahermosa, [...] ed è documentato un suo viaggio nel 1560 a Ginevra, dove incontrò l’antico valdesiano Galeazzo Caracciolo, che aveva aderito al calvinismo. Al di là delle sue scelte religiose, a ogni modo, trascorse gli ultimi anni di vita in povertà, privo perfino ...
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MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] . Finalmente lasciò l'Italia, passando per Verona e Milano, e lungo il lago Lemano giunse a Ginevra. Nella capitale del calvinismo ebbe lunghi colloquî col teologo Giovanni Diodati, zio dell'amico Carlo, che proprio in quel tempo moriva. Per lui il M ...
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giusnaturalismo
Der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui struttura dovranno essere [...] del g. moderno è considerato l’olandese Grozio che definisce la sua dottrina in polemica contro le ali estreme del calvinismo di impronta rigidamente volontarista (in Olanda, il partito dei gomaristi). Nella sua opera De iure belli ac pacis (1625 ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] teologia, e a Bruxelles nel 1637. L'anno successivo ottenne l'abbazia di Disibodenberg, nel Palatinato, dove combatté il calvinismo finché le vittorie protestanti in Fiandra non lo costrinsero a rifugiarsi nel monastero di S. Andrea a Bruges. Nella ...
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CARDOINI, Andrea
Valerio Marchetti
Nato a Ginevra presumibilmente dopo il 1590, da Camillo di Cesare, proveniva da una nobile famiglia napoletana, i baroni di Parete, ascritta al "seggio" di Nido, esulata [...] con l'apologia di T. de Béze, Discours contenant en bref l'histoire de la vie et mort de maistre Jean Calvin, [Genève] 1565 (per una messa a punto della questione vedi A. Dufour, Histoire politique et psychologie historique, Genève 1966, pp. 91 ...
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TREMELLIO, Emanuele
Kenneth Austin
– Originario di Ferrara, si sa pochissimo riguardo ai primi trent’anni di vita. Non solo parlò poco di sé (e poco si è conservato della sua corrispondenza), ma in [...] e quattro anni. Sul finire del decennio si tentò di condurlo a Ginevra come il primo professore di ebraico all’Accademia che Calvino aveva fondato nel 1558, ma all’inizio del 1559 egli divenne il rettore di un’istituzione simile che il duca Wolfgang ...
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Figlio di Carlo di Borbone duca di Vendôme e di Francesca di Alençon, nacque il 22 dicembre 1523 al castello di La Ferté-sous-Jouarre. Creato vescovo di Nevers nel 1540, otteneva nel 1544 anche il vescovato [...] da strumento e ai Guisa e allo stesso Filippo II di Spagna, nel tentativo di staccare il fratello Antonio dal partito calvinista. Sì che alla morte di quest'ultimo (novembre 1562), Filippo II e il papa cercarono di fargli avere la luogotenenza ...
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. È così chiamato da J. Arminius (v.) un movimento di reazione contro la dottrina di Calvino sulla predestinazione e reprobazione antecedente e, come conseguenza, anche contro l'eccessiva autorità accordata [...] essi negavano a questo tribunale ogni autorità, finalmente ne furono esclusi. La dottrina del sinodo, cioè quella di Calvino sulla predestinazione antecedente, senza però le formule dei supralapsarii, fu definita in 5 capitoli e 93 canoni. Gli ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...