SEGA, Filippo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Bologna da Giovanni Andrea il 22 agosto 1537 (Fantuzzi, 1789, p. 372, scrive erroneamente il 21 giugno). La nobile famiglia era originaria di Ravenna e forse [...] ) gli diedero tuttavia poteri più limitati in materia di eresia. Fu durante il suo mandato che Enrico IV abiurò il calvinismo (25 luglio 1593), inasprendo una partita diplomatica e religiosa che vide divisi i cardinali, i teologi e i canonisti della ...
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TRAVAGLINI, Volrico
Pina Travagliante
TRAVAGLINI, Volrico. – Nacque a Sesto al Reghena (Pordenone) il 18 febbraio 1894 da Arturo e da Maria De Portis.
Nel 1915, scesa in guerra l’Italia accanto alla [...] incentrato sullo sfruttamento dell’operaio (pp. 10 s.), sia da Max Weber per la sua teoria sullo spirito calvinista come fattore ‘animatore’ del capitalismo. Illusoria, per Travaglini, anche la dottrina della scuola di Manchester secondo cui esisteva ...
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BOLOGNETTI, Giorgio
Gaspare De Caro
Figlio di Giovanni Battista e di Cassandra Del Cavaliere, nacque a Roma il 22 dic. 1595. Si addottorò in giurisprudenza nello Studio romano e intraprese la carriera [...] anni tra la Francia e le potenze protestanti, che avrebbero potuto provocare all'interno del paese una reviviscenza del movimento calvinista. Spettava al B., secondo le istruzioni, di ricordare a Luigi XIII ed ai suoi ministri "che la principal mira ...
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FERRUCCI, Michele
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 29 sett. 1801 da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero, e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824 il F. (insieme con il fratello maggiore [...] all'Accademia di Ginevra, grazie all'interessamento del conte di Cavour e del latinista C. Boucheron.
Nella città calvinista i cattolicissimi Ferrucci si inserirono senza difficoltà, allargarono il raggio delle loro relazioni culturali e mondane e la ...
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VALERIANO da Milano
Alessandro Catalano
VALERIANO da Milano (Massimiliano Magni). – Nacque a Milano l’11 ottobre 1586 come quarto dei sette figli di Costantino Magni e di Ottavia Carcassola e fu battezzato [...] e nel 1636 ebbe a Danzica una disputa pubblica, seguita con interesse anche fuori dalla Polonia, con il calvinista Bartholomäus Nigrinus, che in seguito si sarebbe convertito al cattolicesimo. Allo stesso periodo risalgono le attività di Valeriano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Cinquecento rappresenta il periodo di massimo splendore politico, economico e culturale [...] già dell’ordine teutonico, si convertono al luteranesimo; in Polonia e in Lituania si afferma piuttosto una forte presenza calvinista, e presto arrivano profughi anabattisti cacciati dal resto d’Europa; considerevole è inoltre la presenza della setta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita musicale il Seicento segna un momento cruciale e apparentemente [...] e dalla “rivoluzione” della Riforma protestante nelle sue diverse manifestazioni (soprattutto pratica luterana, pratica calvinista, pratica anglicana).
Emergono il virtuosismo improvvisativo al cembalo (che si resenta nella letteratura musicale come ...
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Carducci, Giosue
Marco Veglia
Poeta, nato a Valdicastello di Pietrasanta nel 1835 e morto a Bologna nel 1907. Alla scuola domestica e severa del padre Michele, medico e carbonaro, C. mostrò un’inclinazione [...] è egli possibile a imaginare il rinascimento in Italia luterano? E un Ariosto zuingliano? Un M. puritano? Un Raffaello calvinista? Un Michelangelo quacquero?», Opere, 1° vol., cit., pp. 160-61), M. (elogiato con equanimità, nel 1865, per «il discorso ...
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SILVIO, Bartolomeo
Lucio Biasiori
– Nacque a Cremona in una data imprecisata, ma verosimilmente situabile tra il 1510 e il 1520; risulta sconosciuto il nome dei genitori.
Non abbiamo documenti sul suo [...] , vent’anni dopo il caso dell’avvocato di Padova Francesco Spiera, morto disperato dopo aver abiurato la sua fede calvinista, un’altra morte innescava dispute forse geograficamente più contenute ma non meno dure sul piano teologico. Nel gennaio del ...
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missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] Poi, soprattutto per iniziativa di missionari che facevano parte di Chiese dissenzienti da quelle anglicana e calvinista, il fenomeno s’allargò. Anglicani, calvinisti, appunto, e poi anche luterani si impegnarono a fondo e all’inizio del Novecento i ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...