BLONDEL, Enrichetta
Giorgio Petrocchi
Nacque a Casirate d'Adda, l'11 luglio 1791, da François-Louis Blondel e da Maria Mariton.
Il padre (non banchiere ginevrino, come sovente si ripete, ma industriale [...] febbr. 1808 il matrimonio veniva celebrato nella casa milanese di via del Marino, il rito civile dinanzi al conte Arese Lucini, quello calvinista dal pastore Orelli, fatto venire da Bergamo.
Tra l'8 e il 9 giugno i Manzoni partono per Parigi, dove il ...
Leggi Tutto
contrattualismo
Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui.
Il contratto nel pensiero antico
La prima formulazione del c. si incontra nella [...] al re quando questi venga meno agli impegni del patto originario e diventi un tiranno; ne sono un es. le calviniste Vindiciae contra tyrannos di Philippe Du Plessis de Mornay (pubblicate a Ginevra nel 1579 e diffusesi presto in tutta Europa ...
Leggi Tutto
MARESIO, Giulio
Vittorio Mandelli
– Nacque a Belluno nel 1522 da una famiglia con solida posizione economica e bene inserita nella vita culturale cittadina.
Ebbe almeno tre fratelli: Francesco, il più [...] , oltre alle opere di Lutero e Melantone, scritti di teologia riformata tra i quali la Christianae religionis institutio… di Giovanni Calvino e il De orbis terrae concordia… di Guillaume Postel che il M. è probabile abbia incontrato, o quanto meno ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Ottocento è stato chiamato il secolo protestante per la vitalità dimostrata dalle [...] e tanto salda da svolgere, ad esempio, un importante ruolo in Germania nel resistere alla teologia sincretistica tra calvinismo e luteranesimo, voluta dal re di Prussia Federico Guglielmo III (Unione prussiana, 1817-1835). La seconda grande corrente ...
Leggi Tutto
RADZIWIŁŁ
Jan Dabrowski
. Famiglia di magnati polacchi, di provenienza lituana che discende da Ostyk, prefetto di Oszmiana, il cui nome compare negli atti dell'unione con la Polonia nel 1401. La famiglia [...] radziwilliana. Nicola Cristoforo (1549-1616), figlio di Nicola il Nero fu gran maresciallo della Lituania. Per quanto educato nella fede calvinista, in seguito a un soggiorno a Roma e sotto l'influsso del Commendone e dell'Osio, non solo si convertì ...
Leggi Tutto
BANDINI, Ottavio
Alberto Merola
Nacque a Firenze nel 1557 o 1558. Compì gli studi teologici e letterari (studioso della lingua greca, come si apprende da una sua lettera conservata nella Biblioteca [...] abili, per la verità, e basate in gran parte su informazioni inesatte circa il Lucaris, che apparve alla fine nutrire nette simpatie calviniste.
Il B. morì il 1° ag. 1629 a Roma e, dopo un solenne funerale nella chiesa di S. Agostino alla presenza ...
Leggi Tutto
GIACOMO da Molfetta
Piero Doria
Nacque a Molfetta, in Terra di Bari, il 25 ott. 1489; il suo cognome è riportato in varie grafie: Pancotto, Paniscotti, Biancolini Paniscotti, Panis Coctus in opere latine. [...] Samarelli, P. G. Paniscotti ed i conventuali cappuccini di Molfetta, Bari 1942; G. Cantini, I francescani d'Italia di fronte alle dottrine luterane e calviniste durante il '500, Roma 1948, pp. 124-129; Dictionnaire de spiritualité…, VIII, coll. 49 s. ...
Leggi Tutto
Vengono così chiamati gli articoli fondamentali, dogmatici e morali, sulla base dei quali le due principali chiese non cattoliche di Boemia, la luterana e quella dei Fratelli boemi, si unirono nel 1575 [...] Hus; un'altra fonte è costituita dalla Confessione dei Fratelli boemi. Vi si notano altresì influenze delle dottrine calviniste. Essa si presenta quindi come una sintesi delle tendenze riformiste di Boemia. Il principio fondamentale della Confessione ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] pace di Augusta, che sancì la convivenza tra le due confessioni (1555). In Francia, dove le dottrine luterane prima e quelle calviniste poi si erano diffuse rapidamente, soprattutto nel meridione ma anche nella Normandia e nel Poitou, la lotta tra le ...
Leggi Tutto
La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l'Institutio christianae religionis di Calvino, di cui nel 1557 era stata pubblicata a Ginevra una traduzione italiana da Giulio Cesare Paschali. Denunciato al tribunale ...
Leggi Tutto
calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...