L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] Quando qualcuno risalì al nome reale della dedicataria, ricavandolo da un anagramma (leggermente imperfetto) del nome e cognome dell’attrice, Calvino se ne stupì: non era consapevole del fatto che Raggio di sole aveva tutte le lettere (tranne una) in ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] zio, oltre che piccolo, è un uomo molto magro» (Elio Vittorini); «certo doveva essere assai pericoloso» (Italo Calvino); «in conseguenza di ciò alcuni di essi sono notevolmente disturbati» (Giuseppe Arbasino); «non mi pare di essere particolarmente ...
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(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] il tentativo, compiuto nello stesso anno insieme a Farel, di imporre a G. una «bibliocrazia», nel 1541 G. Calvino dette inizio all’esperimento della nuova democrazia religiosa ginevrina. Dopo il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) i Savoia ripresero ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] gli occhi (Cesare Pavese, La spiaggia, Torino 1968, p. 138)
(33) Mai le donne l’avrebbero salvata: e le mancava l’uomo (Italo Calvino, L’avventura di un bagnante, Torino 1970, p. 1080)
(34) Tutto il resto […] ora tace, questi in fila e in piedi ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] fonetiche e morfologiche sono una ricchezza per lo scrittore, non un limite, come invece sostenevano altri, tra cui ➔ Italo Calvino. La categoria di deformazione è per lui connessa all’atto del conoscere, che è sempre inserire qualcosa nel reale e ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] Verga, La lupa, in Id., Opere, Milano-Napoli, Ricciardi, 1955, p. 128)
(9) Vi dico, non smette mai di pensarci (Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Milano, Mondadori, 1993, p. 6)
(10) Va be’... finiamo di brindare (Ligabue, La neve se ne ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] Stella & C. Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Pavese, Cesare (1962), Poesie edite e inedite, a cura di I. Calvino, Torino, Einaudi.
Sallustio, Gaio Crispo (1992), De coniuratione Catilinae, a cura di G. Pontiggia, Milano, Mondadori.
San Tommaso ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ricca e varia di quella comune (specie quella di alcuni poeti come ➔ Montale o Luzi), più precisa e meno stereotipata (➔ Calvino, Levi), ma è piuttosto alle spalle o a lato che davanti al processo di innovazione e normazione dell’italiano (➔ lingua ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] vetro come acquari dove nuotano le ombre delle danzatrici dalle squame argentate sotto i lampadari a forma di medusa (Italo Calvino, Le città invisibili, in Id., Romanzi e racconti, a cura di M. Barenghi & B. Falcetto, Milano, Mondadori, vol. 2 ...
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POGGIOLI, Renato
Cesare G. De Michelis
POGGIOLI, Renato. – Nacque a Galluzzo (Firenze), il 16 aprile 1907, da Gino. Non si conosce il nome della madre.
Si formò nel capoluogo toscano (dove seguí le [...] nella casa editrice torinese la punta di diamante della sua strategia. Le reazioni, da Pietro Zveteremich a Italo Calvino (cfr. Pavese - Poggioli, 2010, pp. 133 ss.), furono durissime; Carlo Muscetta, accingendosi a darne copia a Togliatti, definì ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...