(XI, p. 814; App. II, I, p. 722; III, I, p. 451; credito agevolato, IV, I, p. 543)
Legislazione creditizia. − Premessa. − La situazione economica del nostro paese si caratterizza, agli inizi del ventesimo [...] di un regime di tassi dicambio fissi, o sull'intera base monetaria, in presenza di un sistema dicambi , con finalità selettive e/o anticicliche. Di sovente sono stati introdotti al fine di potenziare l'efficacia e l'incisività dei controlli ...
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(App. III, I, p. 553; IV, I, p. 692)
I consumi. - La prima crisi energetica (1973) modificò profondamente le tendenze, che sembravano consolidate, circa l'evoluzione dei consumi complessivi di e. e il [...] energetico, e di una serie dicambiamenti tecnologici che ridussero il consumo di e. a parità di servizio reso ( 0,3%.
L'andamento della domanda di e. dei paesi a economia pianificata è stato caratterizzato da un profilo completamente diverso ...
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Il processo di liberalizzazione e le privatizzazioni nei Paesi sviluppati hanno attribuito una maggiore centralità all'intervento antitrust, che, nel frattempo, ha esteso il suo ambito di applicazione [...] che, sul piano dei contenuti più strettamente di policy, non sono stati ancora tradotti nell'ordinamento nazionale i cambiamenti recentemente intervenuti in ambito comunitario. Mancano programmi di clemenza, non sono previste misure strutturali per ...
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RISPARMIO (XXIX, p. 453)
Amedeo GAMBINO
Raffaele LOCATELLI
Amedeo CALVANO
La fondamentale distinzione tra l'atto e il risultato del risparmio, che non viene generalmente avvertita nell'uso comune, [...] in un mondo soggetto a incessanti cambiamenti, il problema della creazione di nuovi capitali s'intrecci con quello della legge, nel 1939 le casse erano 91 (nel 1937 era stata fondata la cassa di Latina), e si ridussero a 81 nel 1942.
La riduzione ...
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Pensione
Daniele Fano
La p. rappresenta, nella maggior parte dei casi, la fonte di reddito primaria tra quelle percepite dopo il periodo lavorativo. In un modello di 'ciclo vitale' (F. Modigliani) o [...] a seconda dei casi.
L'obiettivo di un tasso di sostituzione adeguato è stato perseguito, nel tempo, in maniera (defined benefit) nei Paesi anglosassoni riflette i profondi cambiamenti dello scenario demografico e industriale che si sono manifestati ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] . − L'industria del tessile e abbigliamento è senz'altro uno dei punti di forza della specializzazione italiana, il suo successo è stato ottenuto attraverso profondi cambiamenti nella struttura del settore e nelle strategie delle imprese, che hanno ...
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(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] più industrializzati e più ricchi: nel 1988 il PIL per ab. è statodi 16.960 dollari USA (stime della Banca Mondiale).
L'agricoltura, pur conservando sia francofona che anglofona, come veicolo dicambiamenti politici, ideologici e femministi.
La ...
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RUSSIA
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
(XXX, p. 264; App. II, II, p. 756; III, II, p. 638; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. [...] ex repubbliche.
Sul piano interno, infine, tutti i cambiamenti politici che si sono succeduti sono stati anche contraddistinti da mutamenti degli indirizzi di politica economica: dall'approccio riformistico graduale della perestrojka gorbačëviana ...
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Gestionale, ingegneria
Lucio Bianco
Mario Lucertini
Agostino La Bella
Nelle precedenti Appendici alcuni aspetti strettamente legati all'i. g. sono stati trattati nelle voci relative all'organizzazione, [...] e lento ad adeguarsi a situazioni diverse da quelle per cui era stato originariamente previsto. Bisogna osservare però che questa resistenza al cambiamento è anche un elemento di stabilità che può avere effetti benefici in alcune circostanze. Un ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] c'è da sottolineare come sulla base di dati trimestrali sia stata rilevata una consistente variabilità del c. non sempre in sintonia con il reddito. La conclusione che ne è scaturita è che i suoi cambiamenti vanno spiegati facendo ricorso a variabili ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...