Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] speciale della più generale teoria del valore e che gli interventi dello Stato e del sindacato nel mondo del lavoro non sono di per sé sufficienti per cambiare la struttura fondamentale di questa teoria (v. Hicks, 1932, pp. I-VI).Come Pigou, anche ...
Leggi Tutto
Razionalizzazione
Herbert Schnädelbach
Definizione del concetto
Per 'razionalizzazione' si intende l'affermarsi della razionalità nei più diversi ambiti della vita. Il termine 'razionalità' in questo [...] di far fronte a determinati cambiamenti della situazione esterna e interna; nessuno apparentemente razionalizza di per influenzare la divisione del potere, sia tra Stati, sia all'interno di uno stesso Stato tra i gruppi che lo compongono, scompaia ...
Leggi Tutto
LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] 'abbondanza effetto della buona politica: esso anima un grande Stato in quanto facilita la circolazione del denaro, lo sviluppo svolto sugli effetti di una tassa vale per le conseguenze di un cambiamento nella tecnica di produzione di un bene. ...
Leggi Tutto
Economia e politica industriale
Giovanni Zanetti
Nuovo campo di studi o evoluzione della teoria tradizionale?
A partire dai primi anni sessanta è comparso e si è gradualmente diffuso negli statutidi [...] adottati dai singoli operatori possono condurre a statidi quiete interpretabili come equilibri temporanei e limitati, perpetuarsi nelle condizioni di coincidenza tra obiettivi e risultati; allorché tuttavia il cambiamentodi scenario induce ...
Leggi Tutto
Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] specialistiche di stratega, leader di fattori produttivi e gestore di risorse e di processi, in cambiodi una ricerche recenti, come quella di Useem (v., 1984) negli Stati Uniti, di Savage (v., 1979) in Gran Bretagna, di Bourdieu e de Saint Martin ...
Leggi Tutto
Pianificazione
Ota Sik
sommario: 1. Breve excursus storico. 2. Difetti del dirigismo del sistema sovietico di pianificazione. 3. La riforma del sistema iugoslavo. 4. Le idee di riforma in Cecoslovacchia. [...] i risparmi verso lo sviluppo della produzione; il sistema del cambio è stato reso più flessibile. Queste e altre misure contribuiscono al migliore funzionamento del meccanismo di mercato.
Il sostegno all'attività imprenditoriale privata e alle ...
Leggi Tutto
Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] prodotto quanto è stato necessario per ottenerlo, cioè i mezzi di produzione e i mezzi di sussistenza per i lavoratori la ricerca di un'unità di misura invariabile del valore riguardava confronti intertemporali in presenza dicambiamenti sia nella ...
Leggi Tutto
Diritto ed economia
Robert D. Cooter
Introduzione
Quando negli anni sessanta il rapporto ormai logorato tra diritto ed economia ha prodotto all'improvviso qualcosa di nuovo e di vitale, tutti si sono [...] di anticipare se la previsione di una responsabilità oggettiva provocherà un aumento o una diminuzione del numero degli incidenti.
È necessario che i giudici possano prevedere in che modo i cambiamenti alcune di queste differenze sono state studiate ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Economia e criminalità
Ernesto U. Savona
Introduzione
Motivi economici sono spesso alle origini di comportamenti criminali orientati al profitto. Il comportamento criminale, a esclusione di quello provocato [...] attesa dal comportamento criminale e di conseguenza il numero dei reati. Nello stesso modo il cambiamentodi alcune variabili u, come di dogana e di pubblici impiegati della Commissione europea o diStati membri come reato strumentale. I proventi di ...
Leggi Tutto
Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] di struttura di manufacturing, volta a incrementare la sua capacità di sintonia con la rete delle transazioni di mercato.
Ancor prima che questi cambiamenti e New Deal. Integrazione e conflitto sociale negli Stati Uniti (1933-1941), Torino 1981.
Webb, ...
Leggi Tutto
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...