CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Secondogenito di Giovanni Alfonso, conte di Montorio, e di Caterina Cantelmo, fratello di Giovanni e Carlo, nacque, probabilmente a Napoli in data imprecisata. [...] nipoti del papa: con l'esplicito fine di conseguire l'investitura di qualche Stato essi spinsero Paolo IV a stringere il 15 ebbe esito positivo e l'Estense ottenne in cambio del suo intervento il titolo di generale della lega.
Il 21 giugno il C ...
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TOMMASUCCIO da Foligno
Antonio Montefusco
TOMMASUCCIO da Foligno (Tomasuccio). – Nacque nel 1319 nei pressi di Nocera Umbra da un padre di cui non si conosce il nome e da una certa Bona.
Senza fondamento [...] presso il castello di Gualdo (forse a S. Marzio sulla Rocca). Nel 1370 circa si verificò un cambiamento sensibile nella morì il 15 di settembre di un anno imprecisato, all’inizio del Quattrocento.
Sulla data di morte sono state fatte varie ipotesi. ...
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SUBILIA, Vittorio
Fulvio Ferrario
– Nacque a Torino il 5 agosto 1911. Il padre, Aldo, era di tradizione protestante valdese e di professione commerciante di pietre preziose, mentre la madre, Adele Pecoraro, [...] teologo, ma della facoltà come tale, dove sarebbe stato regolarmente professore ospite per circa quarant’anni. A Roma cambiamento avrebbe dovuto modificare, secondo Vinay, anche l’autocomprensione del protestantesimo italiano: non più un modello di ...
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GIUNTI (Giunta), Bernardo
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Filippo il Vecchio e da Lucrezia di Benedetto di Michele di Zanobi, il 12 nov. 1478. Già dal 1503 è sporadicamente attestato come assistente [...] di grave crisi economica e politica della città. Quando, nel 1527, la Repubblica tornò a imporsi, i Giunti parvero fiancheggiare il cambiamento Benedetto.
Benedetto (1506-62; sposò Costanza Ticci) era stato per lo più fuori Firenze, a Roma e a Venezia ...
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COPPEDÈ, Adolfo
Mauro Cozzi
Terzogenito dell'intagliatore Mariano e di Antonietta Bizzarri, nacque a Firenze il 29 apr. 1871. Terminate le scuole tecniche, dal 1888 frequentò la Scuola professionale [...] partecipare alla commissione incaricata di studiare i provvedimenti per il passaggio dallo statodi guerra a quello dì pace; nel 1922 ".
La sfortuna critica di questo progetto, unita ad un oggettivo cambiamento del gusto, determinò certamente ...
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GUIDO, santo
Anna Maria Rapetti
Figlio di Alberto e Marozia, nacque nella località oggi scomparsa di Villa Casamarensi o Casamaria, nei pressi di Ravenna, probabilmente tra il 950 e il 970.
La sua presunta [...] stato monastico sotto la guida del monaco Martino, abate di Pomposa.
Alla scelta di G. di mettersi alla scuola di Martino non era probabilmente estranea la fama di a tale adesione fu anzitutto il cambiamento del tono delle relazioni, in passato ...
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LEICHT, Pier Silverio
Giordano Ferri
Nacque da Michele e da Maria Teresa Arnulfi il 25 giugno 1874 a Venezia, città dove trascorse la sua giovinezza.
Il padre era stato tra gli iniziatori del moto studentesco [...] della penetrazione e applicazione di principî e istituti germanici, dall'altro il cambiamento, perché, almeno alla Il Parlamento era l'organismo centrale dello Stato aquileiese: fungeva da organo di coesione di un paese profondamente diviso al suo ...
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PRODI, Giorgio
Felice Cimatti
PRODI, Giorgio. – Nacque a Scandiano (Reggio Emilia), il 12 agosto 1928 da Mario, ingegnere civile, e da Enrichetta Franzoni, maestra elementare. La famiglia aveva lontane [...] come si trasformano e come finiscono per morire: Lazzaro è la storia di un uomo che scopre la vocazione per il sapere e la scienza e Biologia e cambiamento antropologico, Bologna 1989; il saggio Signs and codes in immunology è stato ripubblicato in ...
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MIGLIO, Gianfranco.
Alessandro Campi
– Nacque a Como l’11 genn. 1918, terzo di quattro figli, da Leonida, di professione pediatra, e da Maria Rosa Pagani.
In famiglia – di nobili origini per la parte [...] repubblicano vigente (basato sullo Statodi diritto e su una forma di parlamentarismo assoluto o «integrale») cambiamento delle regole del gioco si sarebbe potuto ottenere solo dall’esterno del sistema, attraverso una crisi politica o economica di ...
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GAIVANO (Gayvanus), Giacomo (Iacopo da Gayvano, Iacopo d'Adriano)
Gastone Saletnich
Di origine cremonese, nacque intorno al secondo decennio del sec. XV. Non si hanno notizie sulla sua famiglia né sui [...] con editto dell'11 febbraio, intimò al G. di far cessare il saccheggio e di restituire alla popolazione ciò di cui era stata depredata.
Le sorti del conflitto subirono un inaspettato quanto brusco cambiamento nell'estate del 1444 quando il Piccinino ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...